“Tutto questo e’ frutto di un sistema basato sul caporalato e lo sfruttamento. Senza un deciso intervento pubblico, che e’ quello che chiediamo in maniera urgente a ogni istituzione, per il controllo del territorio e l’istituzione di servizi per accoglienza e trasporto pubblico, continueremo a contare vittime mentre le economie criminali ingrasseranno i loro portafogli”. Lo afferma in una nota il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, commentando l’incidente avvenuto oggi nel Foggiano in cui sono morti 12 braccianti agricoli migranti. “Chiediamo pertanto – prosegue il sindacalista – la convocazione urgente in Prefettura a Bari e Foggia dei tavoli previsti dal protocollo interministeriale, che affrontino la questione trasporti e accoglienza a partire dalla risorse gia’ disponibili individuate dalla Regione Puglia”. “Sono ancora vivi il dolore e l’indignazione per l’incidente di sabato scorso dove hanno perso la vita quattro ragazzi africani – sottolinea Gesmundo – che tocca fare i conti con un altro drammatico insostenibile bilancio di vite umane spezzate”. “Ora piu’ che mai – aggiunge – chiediamo a tutti i lavoratori e cittadini di partecipare in massa alla manifestazione indetta a Foggia per mercoledi’ 8 agosto da Flai, Fai e Uila territoriali, e sostenuta dalle categorie regionali e da Cgil, Cisl e Uil di Puglia”. “Diciamo tutti basta – conclude – allo sfruttamento e al caporalato, basta morti. La legalita’ e’ condizione di crescita sana dei nostri territori e di rispetto delle vite umane”.