L’inflazione in aumento rappresenta una vera e propria sfida per gli investitori, per questo motivo è essenziale comprendere i rischi legati a un possibile aumento dei prezzi e adeguare le proprie strategie operative. Il piano di stimoli USA da 1.900 miliardi di dollari, voluto dal neo presidente Joe Biden e approvato con difficoltà al Congresso, potrebbe accelerare la domanda dei consumatori, rilanciando l’occupazione e sostenendo la ripartenza dell’economia mondiale.
Una ripresa dei consumi negli Stati Uniti, infatti, avrebbe effetti considerevoli sulla produzione cinese e le esportazioni europee, favorendo la crescita del PIL globale e l’uscita dalla crisi attuale dovuta all’emergenza sanitaria. Secondo gli esperti, tra i settori da tenere d’occhio ci sono soprattutto il comparto bancario, l’ambito automotive, specialmente in relazione alle auto elettriche e ibride, oltre all’energetico sospinto dall’incremento del prezzo del petrolio.
Allo stesso tempo, è necessario monitorare con attenzione la possibile crescita dei consumi al dettaglio, il settore industriale e il comparto farmaceutico. Tra i titoli che potrebbero beneficiare di un aumento dei prezzi ci sono ad esempio Goldman Sachs, Morgan Stanley, Daimler, FedEx, Panasonic, General Motors, Volkswagen, Coca-Cola, Bmw e Booking Holdings, oltre ai titoli delle compagnie aeree sui quali però i fattori di rischio richiedono analisi particolarmente accurate.
Trading online 2021, tra inflazione, Cina e vaccini
Secondo le guide di Comefaretradingonline.com, portale specializzato gestito da esperti per chi vuole cominciare a fare trading online, è indispensabile affrontare il 2021 con una maggiore attenzione all’analisi tecnica e fondamentale. Gli strumenti finanziari, infatti, aiutano a comprendere meglio la direzione dei mercati, tenendo conto di tutti i principali aspetti che possono definire la nuova situazione macroeconomica globale post-Covid.
Il fattore chiave in questo momento rimane l’inflazione, infatti se nel breve termine potrebbe non rappresentare un problema serio, nel lungo termine gli effetti dell’aumento dei prezzi potrebbero essere significativi per gli investitori. Ciò è legato alle politiche monetarie delle banche centrali, le quali potrebbero mutare qualora la congiuntura macroeconomica manifestasse un cambio di rotta, con ricadute sui principali cross valutari, il mercato azionario e molti altri asset, dalle criptovalute alle materie prime.
Un secondo aspetto riguarda la posizione della Cina, in quanto la ripresa dei consumi USA potrebbe rilanciare l’economica del Dragone, in netto vantaggio sul piano geopolitico grazie al suo programma di sostegno ai Paesi emergenti attraverso la fornitura di vaccini a basso costo. Lo stesso vale per alcuni Stati in grande crisi nel 2020, i quali potrebbero essere favoriti dal controllo della pandemia di Coronavirus, sfruttando monete locali svalorizzate negli ultimi 12 mesi per rilanciare le esportazioni, in particolare nelle aree del Pianeta come il Sud America, l’Africa e l’Asia.
Una possibile accelerazione sul fronte della vaccinazione potrebbe velocizzare la crescita economica mondiale, superando di fatto le stime dell’FMI di un aumento del 5,5% per il 2021. Al momento Israele, Cina, Stati Uniti e Regno Unito guidano la corsa all’immunizzazione di massa, tuttavia se da un lato gli USA si stanno concentrando appena sulla situazione interna, Cina e Russia stanno cercando nuove partnership attraverso la condivisione dei vaccini, una strategia che potrebbe favorire le rispettive economie nel medio e lungo termine.
Azioni e obbligazioni: attenzione alla gestione del rischio
Dagli esperti arrivano delle raccomandazioni importanti su come posizionarsi nei prossimi mesi, con alcune avvertenze in particolare riguardo alle obbligazioni. Per gli analisti i rendimenti dei bond non sono ancora interessanti, nonostante l’aumento dei tassi nelle ultime settimane, quindi per il breve e medio periodo il focus rimane sul mercato azionario, in grado di offrire le migliori opportunità almeno fino a quando continueranno le attuali politiche monetarie espansive delle banche centrali.
Ad ogni modo, è indispensabile un maggiore controllo del rischio contro le oscillazioni di breve termine, ad esempio investendo in ETF per una maggiore diversificazione degli investimenti, oppure coprendo le posizioni lunghe con operazioni difensive a tutela dei movimenti di corto periodo. Tutti gli esperti stimano per il 2021 momenti di elevata volatilità, tuttavia i mercati sono ottimisti e vedono la ripresa economica, perciò bisognerà prestare attenzione ai settori in grado di offrire il potenziale migliore durante la ripartenza.