La fine del 2020 si sta presentando come un periodo difficile e le reazioni dei mercati sono ancora molto dubbie.
Due impulsi fondamentali sembrano coesistere in vari aspetti della gestione della società contemporanea:
- da un lato vi è la triste ammissione che un’altra chiusura potrebbe causare delle conseguenze troppo gravi per poter sperare in un recupero rapido come quello avutosi tra Aprile e Maggio;
- d’altro canto il Covid-19 non è affatto sparito. Come si temeva, infatti, l’arrivo della stagione fredda e l’abbassamento della temperatura hanno causato un rinvigorimento del virus;
Nel mentre il mondo politico, dunque, è in preda all’emergenza ed è costretto a riconoscere che i provvedimenti presi finora sono stati pochi e insufficienti a prevenire un’altra escalation di contagi, il mondo economico è costretto a combattere una battaglia su più fronti.
Da un lato, infatti, vi sono da fronteggiare le conseguenze di una seconda limitazione del sistema dei consumi e dall’altro, invece, vi è da fronteggiare la crescente competitività di nazioni che, come la Cina, sono invece riuscite a contenere il virus.
I mercati registrano tutte queste istanze e non possono far altro che manifestarle sotto forma di una generale preoccupazione. In alcuni casi questa è malcelata, ma alla fine del giorno i conti tornano sempre e gli andamenti altalenanti delle Borse occidentali lo confermano.
Per capire come gestire e regolarsi in questa situazione è necessario comprendere a fondo come funziona il trading online.
Trading online e tempo di crisi: come regolarsi?
Il trading online altro non è che la possibilità di partecipare attivamente agli scambi finanziari che avvengono sulle Borse mondiali. Questo è reso accessibile a chiunque da alcuni strumenti finanziari e da piattaforme di mediazione che operano sul web: i famosi broker di trading online.
La possibilità di investire da casa ha permesso a non poche persone di continuare ad avere ingressi finanziari anche durante le fasi più buie del lockdown. Ma a Marzo, diversamente da ora, i mercati mostravano tendenze molto precise.
All’iniziale crollo delle Borse, infatti, è seguito un successivo rimbalzo rialzista che ha permesso di scongiurare il peggio.
I volumi di trading di quel periodo mostrano chiaramente una repentina evoluzione da investimenti di vendita allo scoperto a operazioni long sulla maggior parte dei titoli finanziari.
Attualmente, tuttavia, all’epoca del lockdown leggero, i mercati non sono così decisi.
Il “buy preventivo” può funzionare?
Una delle strategie che ha accomunato gli investitori di trading online a Marzo è stato il cosiddetto “buy preventivo”. Approfittando del calo di numerosi asset, infatti, i trader sono corsi all’acquisto e hanno mobilitato gran parte dei propri capitali ad acquistare titoli che sarebbero poi schizzati alle stelle.
Ne è un caso l’oro, che a Luglio ha toccato i massimi storici, o le azioni Amazon.
Ma attualmente mancano i presupposti per determinare con efficacia quali saranno le evoluzioni in occasione del mese di Dicembre e dell’inizio del 2021. Se da un lato, infatti, colossi tecnologici come Amazon, ad esempio, tendono a registrare un aumento delle proprie quotazioni successivamente al periodo natalizio e alla compra-vendita di regali che ne consegue, anche questo è stato messo in dubbio.
Inaugurare il periodo pre-natalizio con un lockdown leggero, infatti, va a negare gran parte del potere di acquisto del ceto medio, rendendo anche le entrate di un colosso come Amazon potenzialmente incerte.
Altre società, inoltre, in virtù del momento di particolare crisi, sono corse ai ripari e hanno già preannunciato una significativa riduzione dei dividendi (in alcuni casi si è parlato proprio di stop).
Il buy preventivo, dunque, può funzionare anche stavolta?
Stando al parere e alle opinioni degli esperti, si tratta di una mossa che andrebbe a portare risultati sul lungo termine. Sebbene questi mesi siano incerti, infatti, le notizie positive sulla ricerca farmacologica e medica fanno presupporre un 2021 di ripresa.
In quest’ottica, fare trading online oggi è un atto di lungimiranza strategica non indifferente.