Nove milioni di cartelle esattoriali rischiano di abbattersi sui contribuenti italiani tra dieci giorni. Il decreto Agosto, che ieri è stato sarà in Aula al Senato per il voto di fiducia, prevede infatti lo stop fino al 15 ottobre della riscossione coattiva. Questo significa che da giovedì della prossima settimana sia agenzia delle Entrate-Riscossione che gli agenti locali e i Comuni potranno riprendere le attività usuali, inclusi i pignoramenti di stipendi o pensioni. Ma la ripresa della mannaia fiscale è un non senso giuridico e un colossale errore tributario e di politica fiscale. Se il fisco azzanna i contribuenti insolventi, aggiunge nuovi danni al sistema econo mico. Il crollo del Pil del -8,9% nel 2020 sarà il peggior risultato mai registrato, è l’allarme di Confesercenti. E il rimbalzo nel 2021 sarà limitato al 6,5%, perché molti settori sono compromessi.