Ancora un piccolo paese di provincia. Ancora un migrante, stavolta minorenne, aggredito con insulti razzisti in Sicilia. E’ il quinto caso in poco più di un mese. Raffadali viveve nell’Agrigentino, ad Archimede. E’ un tunisino a 16 anni. Un anno fa è arrivato in Sicilia su un barcone ed è ospite di un centro di seconda accoglienza per minorenni stranieri con un’altra decina di ragazzi. Va a scuola, cerca di integrarsi. Ma mentre sta rientrando al centro, un vicino di casa – che già in passato aveva minacciato lui e i suoi amici – passa in auto si ferma e lo avrebbe colpito prima con una sportellata in faccia e poi picchiato con schiaffi e una ginocchiata all’inguine. Dicendogli “torna nel tuo paese”. Il sedicenne finisce al pronto soccorso con contusioni e ferite sul corpo. Ha sporto denuncia ai Carabinieri. Anche lui come Khalifa, aggredito da una gang a Partinico, era accompagnato da responsabile del centro di accoglienza. “e’ molto importante denunciare questi fenomeni. Il clima è un po’ cambiato e forse la crisi si fa sentire un po’ di più o forse il clima di odio che c’è sui media negli ultimi mesi ha accelerato la tensione”.