Futuri medici sul piede di guerra dopo le irregolarita’ denunciate nei test d’ingresso alla Facolta’ di Medicina e Odontoiatria in tutta Italia. Polemiche scatenate fin dalla data fissata per le prove – l’8 aprile – e per il numero dei posti a disposizione, piu’ basso degli anni passati. A renderle ancor piu’ roventi arrivano ora i risultati, pubblicati in questi giorni dal Ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca, viziati da anomalie nello svolgimento dei test. Da qui la richiesta degli studenti di annullare la prova, ”vedendosi riconosciuto cosi’, finalmente, il proprio diritto allo studio”, come sottolinea Consulcesi, in prima linea nella difesa dei futuri medici.
Da ormai un decennio, infatti, l’Associazione medica italiana ”con oltre 50mila associati – spiega una nota – ottiene ottimi risultati al fianco degli studenti di tutta Italia, vittime di irregolarita’ e non di demerito, che per questo scelgono la via del ricorso contro il numero chiuso. Una soluzione forte della sua ultima vittoria: l’ordinanza di riammissione (n.1096/2014) per decine di immatricolazioni alla Facolta’ di Medicina e Odontoiatria emanata lo scorso 10 marzo dalla sezione III bis del TAR del Lazio”.
”Ad oggi – precisa l’associazione – le segnalazioni ricevute dagli studenti sono tantissime e riguardano tutte le regioni d’Italia. Sorprende il dato del Sud, con annunciati ricorsi che sfiorano il 50%. Seguono il Nord, di poco sopra il 30% e il Centro, al 20%. Tra le Universita’ interessate, spiccano quelle delle citta’ piu’ grandi: da Bari a Catania, da Catanzaro a Napoli, da Roma a Torino. Un fenomeno esteso quanto preoccupante, che lascia presagire un effetto valanga”