Il Napoli come Rocky Balboa col Palermo 1 a 1 di Giuseppe Pedersoli
Novanta minuti dedicati alla rimonta. Napoli Palemo, 1 a 1, è la quarta partita consecutiva al San Paolo in cui si parte dall’1 a 0 subìto. Se ci aggiungiamo Napoli Spezia di Coppa Italia, conclusasi 3 a 1 per gli azzurri, sembra di rivedere sempre lo stesso film. Come Sylvester Stallone nelle varie interpretazioni del pugile Rocky Balboa, il Napoli prima deve prendere il cazzottone che lo fa arrabbiare e poi passa al contrattacco. Ma ieri sera il grido “Adrianaaaaaaa” è rimasto in gola ai calciatori, a mister Sarri e ai tifosi, perché oltre il pareggio non si è andati. “Apollo Creed – Nestorovsky”, libero da marcature, al sesto minuto s’inventa una capocciata che porta i rosanero in vantaggio. Ma il “diretto” dell’attaccante macedone non sembra da k.o. Il Napoli scuote il capo, con nonchalance si scrolla di dosso lo svantaggio, come un adolescente la forfora dalla spallina del pullover e riparte verso la porta di Posavec. Una partita intera all’attacco ma il portiere del Palermo sembrava l’Uomo Ragno. Personalmente ho contato almeno sei occasioni da gol limpidissime ma il tridente dei puffi (sentita al bar) aveva il mirino montato storto. Mertens, Insigne e Callejon prima, Pavoletti dopo, non sono riusciti a buttarla dentro. Soltanto grazie a una papera di Posavec (unico suo errore della serata) che si fa passare in mezzo alle gambe un tiro di Dries, la squadra partenopea riesce a pareggiare. E’ vero che i calciatori del Palermo hanno perso un sacco di tempo e che l’arbitro avrebbe dovuto concedere venti minuti di recupero, ma finché non ci sarà il “tempo effettivo”, come nel basket, così dev’essere. E’ il bello del calcio. A ruoli invertiti, i nostri avrebbero fatto lo stesso e poi, almeno secondo me, anche in altre tre ore non avremmo segnato. Sono partite maledette. Un vero peccato, Roma e Milan hanno perso e noi i tre punti della mancata vittoria li rimpiangeremo. Ultime due osservazioni, la prima: Gabbiadini rischia di andare in terapia da uno psicologo, il presidente Aurelio De Laurentiis non riesce a trovare un accordo con i potenziali acquirenti e Manolo resta nella sua gabbia triste e dorata. Infine: nella saga di Rocky Balboa, lo Stallone italiano perde nel primo match con Apollo, ma la sua scommessa era soltanto quella di restare in piedi. Ricordiamo tutti, però, il finale di Rocky 2 e Rocky 3. Avvisate Adriana, la Juventus e i tifosi azzurri. Sempre forza Napoli.
Giuseppe Pedersoli