Padre Maurizio PATRICIELLO
Rimaniamo uniti. Facciamoci forza. Riprendiamo coraggio. Marilena Natale scrive: « Oggi vi voglio raccontare la storia di un innocente amore tra due bambini: Giulio e Sara. Due angeli allegri, sorridenti e vivaci che non si sono incontrati in un parco giochi ma in un corsia del reparto oncologico. Malgrado il mostro i due bambini non hanno mai smesso di sorridere anche quando i loro capelli cadevano e i loro corpi si trasformavano per via delle chemioterapie. Giorni, mesi, settimane nell’immenso dolore che provavano i due bambini il loro legame si stringeva sempre più fino a quando un giorno, Giulio ha regalato a Saretta un anello promettendole che un giorno, da grandi, sarebbero stati felici insieme lontano dai letti di ospedale, dai martirii e dalle torture che stavano subendo. Ma mentre il loro amore cresceva, anche il mostro si ingigantiva.
Due giorni fa ha portato via Giulio, oggi si è portato via Sara. Mi piace pensare che ora Sara e Giulio sono felici insieme in paradiso ma se un Dio esiste… io chiedo e pretendo giustizia e ai professionisti della stampa che hanno urlato alle strumentalizzazioni chiedo di raccontare questa storia e di smettere di essere servi della casta politica corrotta e mafiosa. Dietro l’1% di Lorenzin e Caldoro ci sono i nostri figli e io non smetterò mai di lottare contro di voi e contro questo sistema malato, fosse anche l’ultima cosa che farò al mondo. Maurizio Patriciello dammi la forza, ho bisogno di te».
Dio benedica tutti. Sara, Giulio, da oggi niente più chemioterapia. Correte, giocate, divertitevi. Fate ridere gli angeli in cielo. E a noi che rimaniamo quaggiù otteneteci dal Signore la forza, il coraggio, l’ onestà per continuare a combattere per la nostra terra, per la nostra gente.