Rifiuti speciali di ogni tipo, anche ospedalieri, provenienti dalla Campania e ‘tombati’ in una mega discarica ad Ordona, nel foggiano, vengono portati alla luce in queste ore dai carabinieri in una campagna di scavi che proseguira’ nei prossimi giorni. Le ruspe portano le prime conferme ad una inchiesta della Dda che nei giorni scorsi ha portato all’arresto di 14 persone implicate in un traffico illegale di rifiuti tra la Campania e la Puglia. Si stima che a Ordona siano interrate 500.000 tonnellate di rifiuti.
Secondo quanto accertato dai carabinieri del Noe nell’inchiesta che l’11 aprile scorso ha portato all’arresto di 14 persone tra la Campania e la Puglia, i rifiuti erano prodotti in diversi Comuni della province di Salerno e di Caserta. La frazione umida, dopo una sosta in impianti di compostaggio campani, dove non subiva alcun tipo di trattamento e veniva corredata da documentazione falsa, veniva ‘tombata’ nell’enorme cratere in un’area agricola di Ordona dove oggi sono in corso gli scavi. Secondo l’inchiesta, almeno 12.000 tonnellate di frazione secca, invece, sarebbero state disperse tra Puglia, Basilicata, Molise e Campania. Prima di smistare i rifiuti nelle loro destinazioni definitive, tra cui anche cave e aree vicine a zone lacustri, venivano usate aree di stoccaggio nel foggiano. In particolare, per gli smaltimenti illeciti sarebbe stata usata come base operativa l’area di parcheggio di Carapelle della ‘Ecoball Bat’ di Cerignola (Foggia).
“L’Italia continua ad essere devastata e sfregiata dall’ecomafia, e in particolare dal traffico illegale di Rifiuti”. Lo dicono Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente, e Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, a proposito del ritrovamento di Rifiuti interrati in una mega discarica a Ordona nel foggiano. Legambiente ribadisce che e’ “urgente approvare il disegno di legge sui reati ambientali per colpire in maniera piu’ efficace chi specula contro l’ambiente”.
“Le circa 500 mila tonnellate di Rifiuti stimate in una mega discarica di Ordona, nel foggiano, dove in queste ore sono in corso gli scavi – prosegue Legambiente – dimostrano ancora una volta la gravita’ della situazione e confermano come l’ecomafia sia diventata una piaga per il nostro Paese. Se gli scavi confermassero la stima dei Rifiuti vorrebbe dire che circa 20 mila camion carichi di Rifiuti hanno lasciato la Campania per raggiungere la Puglia”.
“Come e’ possibile che nessuno si sia accorto di nulla – si chiede l’associazione – Solo l’inerzia diffusa delle istituzioni, la “disattenzione” di chi doveva controllare, e una fitta rete di collusioni e omerta’ possono aver consentito “l’invisibilita'” di una colonna di circa 20 mila tir”. Il ddl sugli ecoreati, ricorda Legambiente, e’ “uno strumento decisivo per aiutare le forze dell’Ordine e la magistratura per prevenire e reprimere in maniera piu’ efficace gli ecocrimini. Non ci sono piu’ alibi. Approvare questo disegno di legge ora – conclude – sarebbe una risposta coraggiosa e una riforma civilta’ che attendiamo da vent’anni”.
Il grande business dei rifiuti illegali: quanti hanno chiuso gli occhi?