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Di LUCIO IAVARONE*

Per anni ho cercato di tradurre e convogliare le mie attitudini, le mie competenze,  il mio tempo e le mie risorse verso un obiettivo preciso: contribuire a creare una rete sociale attiva sui territori che costituisse una COMUNITA’ sana, consapevole, matura, al punto da determinare in maniera attiva il vivere civile del proprio territorio. Farlo partendo da una situazione di disastro ambientale e di grande sfiducia e paura è stata la sfida più grande.
Ciò non si traduce però in un vero ed effettivo cambiamento di vita fino a quando il livello politico-istituzionale non matura al punto da determinare, in stretta interconnessione con quella comunità sui territori, la risposta adeguata e rispondente alle esigenze della collettività. Negli ultimi decenni abbiamo assistito al degrado massimo, assimilabile all’interruzione netta di questa interconnessione: un livello politico-istituzionale assolutamente slegato dal territorio.
Chi avrebbe dovuto gestire al meglio le risorse pubbliche, traducendole in azioni a tutela della collettività, non lo ha fatto, anzi ha determinato una rete autoreferenziale, autosufficiente, autonoma, in una sola parola: consociativa. Che risponde agli unici interessi di pochi centri di potere non correlabili in alcun modo a quelli della collettività diffusa.In me è maturata dunque la necessità di dover andare a combattere su quel livello, come naturale evoluzione del lavoro svolto in questi anni. Contribuire a riportare l’azione politico-istituzionale ad un livello di interconnessione con la comunità diffusa per rendersene vero interprete.
E’ dunque maturato il tempo per me di mutare forma di lotta, mettendoci direttamente la faccia. E’ il tempo di non aver paura di chi vuole che le persone oneste si sentano in soggezione e additate in quanto annoverate nella maggioranza di chi opera questa scelta solo per andare a rinfoltire le fila di quella rete autoreferenziale che ha fatto della politica qualcosa di sporco e marcio. E’ il tempo di non lasciar spazio ai trafficanti di consenso, è il momento di andarci a fare con le nostre mani le cose che gridiamo da anni, inascoltati.Ho deciso di andare a condurre questa lotta affinché si possa finalmente ricostruire un tessuto sano di politica al servizio del popolo e non dei criminali incalliti.
Il mio impegno sarà nella lista civica MO! alle prossime elezioni regionali, perché dalla Regione dipende il 90% dei disastri che ancora devastano la nostra terra.  MO! è un progetto indipendente, civico, meridionalista, in difesa della propria terra e non deve dar conto o mediare decisioni con nessuno che venga da fuori questo territorio. MO! è un progetto della società civile e lo si vede dai candidati che ne fanno parte. MO! è un progetto che guarda lontano e ben oltre le regionali campane. MO! è il mio progetto e sento che contribuiremo a cambiare le cose a vantaggio della nostra Terra.

*Candidato Lista civica MO! Napoli e provincia