Ecco l’intervento del ministro dell’Agricoltura, Nunzia de Gerolamo, alla Camera sulla questione della Terra dei Fuochi:
“La complessità della gestione della gravissima situazione in cui versa la zona campana
ormai nota come “terra dei fuochi” è nella consapevolezza di tutte le Amministrazioni e le
Istituzioni che sono chiamate con urgenza ad intervenire.
Questa Assemblea ha già avuto modo di conoscere, nella seduta di Question Time di
mercoledì scorso, il dettaglio delle iniziative e delle attività che il Ministro Orlando ha
messo in campo sia localmente, in sinergia con il Ministro dell’Interno e con le Prefetture
competenti, nonché a livello centrale, confermando l’azione per un celere completamento
del sistema impiantistico dei rifiuti in attuazione degli impegni assunti con la Commissione
Europea.
Oltre a tali azioni di specifica competenza del Ministero dell’ambiente e tutela del territorio
e del mare, cui comunque ho garantito il supporto collaborativo di tutti i miei Uffici così
come al Ministero dell’Interno nell’ambito dei tavoli di concertazione attivati, ho istituito,
con il decreto del 27 settembre scorso, l’“Osservatorio del Ministero delle politiche
agricole alimentari e forestali per i roghi dei rifiuti in Campania” che presiedo direttamente,
coadiuvata dagli esperti dei miei Dipartimenti e del Corpo Forestale dello Stato.
Tale organo collegiale – a carattere interistituzionale poiché ho chiesto un rappresentante
sia del Ministero dell’Ambiente, del territorio e del mare che del Ministero della Salute –
definirà nel più breve tempo possibile:
– il piano di riconversione produttiva dei terreni contaminati dalle diossine con colture nofood e ogni altra misura finalizzata alla salvaguardia e recupero del territorio campano
interessato dal fenomeno dei roghi tossici;
– l’individuazione di misure di sostegno al reddito degli agricoltori;
– le linee operative di potenziamento del monitoraggio del territorio anche attraverso
l’incremento delle risorse umane e strumentali localmente impiegate, favorendo altresì la
circolarità delle informazioni investigative ed operative inerenti il fenomeno dei roghi
tossici.
Inoltre, il Corpo Forestale dello Stato si è già attivato predisponendo un rafforzamento
delle azioni di polizia di prevenzione e repressione attraverso le pattuglie dislocate sul
territorio e costituirà, nell’ambito delle azioni di mia competenza, il fulcro delle operazioni di
verifica e monitoraggio delle aree interessate, dei pozzi irrigui e della filiera produttiva,
cooperando altresì con tutte le altre forze che il Governo sta impiegando sul territorio in
questione.
In questo quadro d’azione, è evidente che il recupero delle terre inquinate o
potenzialmente inquinate è strettamente correlato ad una immediata e corretta
perimetrazione del territorio in funzione della quale, attraverso i miei Uffici, nel corso delle
riunioni coordinate dal Ministero dell’Interno – e oggi ce ne sarà una al Viminale con il
Ministro Alfano alla quale parteciperò insieme ai Ministri Lorenzin e Orlando e il Presidente
della Regione Campania Caldoro – ho evidenziato di assicurare la piena disponibilità delle
strutture ministeriali e delle forze individuate dall’Osservatorio, appositamente istituito, a
supportare la competente Regione Campania e le altre istituzioni coinvolte nell’azione di
identificazione dei terreni direttamente inquinati, o comunque inidonei, anche soltanto per
prossimità, alla produzione agricola e agli allevamenti di bestiame per l’alimentazione
umana.
La perimetrazione è propedeutica a qualsiasi azione di tracciabilità e certificazione dei
terreni e della destinazione no- food delle produzioni ed è necessaria a delimitare le zone
di rischio anche per circoscrivere i timori che hanno causato il blocco nell’acquisto di
produzioni campane.
Sulla base di tutti i protocolli attivati e delle indagini in corso si arriverà quanto prima a tale
perimetrazione dei terreni contaminati, su cui potranno essere operate esclusivamente
colture no-food a tutela dei consumatori e della sostenibilità socio-economica delle
imprese operanti in aree che saranno ritenute sicure per la prosecuzione della produzione
agroalimentare.
Il settore agroalimentare è vittima della gravissima situazione della “terra dei fuochi” e vi
assicuro che non sarà abbandonato da questo Governo”.