C’e’ attesa a Taranto per conoscere le decisioni che il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, comunichera’ sull’Ilva nella conferenza stampa convocata per stamattina alle 11.30 al Mise dopo la pronuncia dell’Avvocatura dello Stato. Di Maio aveva interpellato l’organo il 7 agosto, ponendogli tre quesiti, diversi da quelli su cui si e’ pronunciata in precedenza l’Autorita’ Anticorruzione. E tra questi, la richiesta di sapere se l’immunita’ giudiziaria concessa ai commissari Ilva, agli acquirenti e ai loro delegati nell’attuazione delle disposizioni del piano di risanamento ambientale del siderurgico di Taranto, contrasti o meno con le leggi vigenti. L’Avvocatura ha trasmesso al ministro il parere (35 pagine) nella serata del 21 agosto e ieri sera Di Maio ha comunicato di averlo ricevuto, facendone una sintesi e non pubblicando il testo completo. C’e’ il sospetto di illegittimita’ sulla gara per l’Ilva. Cosi’ il ministro ha commentato l’atto che a giugno 2017 ha aggiudicato la societa’ ad Arcelor Mittal attraverso la societa’ Am Investco. Di Maio parla dunque di “criticita'” e tra queste la possibile lesione del principio di concorrenza, visto che l’aver prorogato al 2023 la conclusione degli interventi di bonifica ambientale nel siderurgico di Taranto avrebbe dovuto consigliare una proroga dei tempi per la presentazione delle offerte. Sintetizzando il verdetto dell’Avvocatura, Di Maio parla anche di “eccesso di potere” in quanto non e’ stato tutelato “il bene comune e il pubblico interesse” nel momento in cui sono stati impediti i rilanci volti a migliorare i contenuti dell’offerta per il gruppo siderurgico.