Acquistare o vendere un’auto non è mai un’operazione semplice, soprattutto per quanto riguarda la valutazione del corretto prezzo di acquisto o di vendita. I valori delle vetture possono variare drasticamente, e calcolare la svalutazione di un veicolo non è mai semplice, dato che ci sono diversi fattori a incidere. In media si è calcolato che un’auto perde il 25% del proprio valore dopo 1 anno dall’immatricolazione, il 63% dopo 4 anni e il 71% dopo 5 anni, ma ci sono moltissime variabili da considerare.
Fortunatamente oggi è possibile inserire le marce alte della tecnologia per stabilire il valore di una vettura, così da acquistarla o venderla al giusto prezzo. Grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, automobile.it, sito di annunci di auto usate, nuove, Km 0 e a noleggio di proprietà del gruppo eBay, ha realizzato uno strumento per la valutazione delle auto usate gratuito e semplice da utilizzare.
Il tool ha bisogno solamente delle principali caratteristiche del veicolo (casa produttrice, modello, allestimento, chilometraggio) e l’utente avrà a disposizione in pochi istanti un valore medio di riferimento che fornirà anche i prezzi minimi e massimi, ottenuti grazie al confronto tra gli annunci di vetture simili.
In questo modo si evitano valutazioni fuori mercato o calcoli complicati, che dipendono da molteplici fattori. Ad esempio ci sono alcuni modelli che sopportano meglio lo scorrere del tempo. In particolare due auto molte apprezzate in Italia, ovvero la Opel Adam e la Volkswagen T-roc, al primo posto tra i crossover più venduti nel nostro paese, conservano rispettivamente l’87% e il 78% del loro valore dopo il primo anno di vita.
Quali sono i brand più apprezzati dagli italiani nel mercato dell’usato? Al primo posto rimane stabile Fiat (25% del mercato) che, se considerata a livello di gruppo FCA, raggiunge una quota di mercato del 31%. Seguono Ford e Volkswagen con un market share di poco superiore al 6%. Infine una piccola nota di merito per Mitsubishi e Smart: sono le due case automobilistiche in crescita rispettivamente con il +2,6% e +1,4% di passaggi di proprietà a gennaio 2021.