Cosa significa fare la direzione artistica di un nuovo spazio teatrale in una città importante come Napoli?
Questa la domanda che si è posta il Collettivo Nest prima di dare vita alla stagione teatrale. Dopo il confronto con direttori artistici e operatori teatrali, l’idea è stata quella di creare uno spazio alternativo a quelli già esistenti, offrendo una stagione con spettacoli mai stati a Napoli, con una tendenza artistica in linea con l’anima del Nest. Dodici gli spettacoli presentati dagli ospiti nelle voci di Lino Musella, Linda Dalisi, Andrea Vellotti, Adriano Pantaleo, Giuseppe Gaudino, Giuseppe Miale di Mauro, Francesco Di Leva e Maria Rosaria Teatro. Dodici spettacoli uniti a due eventi fuori abbonamento, un incontro con il pubblico di Stabilemobile-Compagnia Antonio Latella e “Tra pensieri e parole” di Alessandro Haber previsti in chiusura di stagione.
La conferenza stampa è stata anche l’occasione per discutere dell’importanza della raccolta fondi con una formula innovativa, “il pizzo culturale”. Un modo di “estorcere” denaro ai commercianti del territorio lieti, questa volta, di donarli, consapevoli che la cultura è l’unica arma per combattere la criminalità. Da qui l’idea di diffondere l’abbonamento della nuova stagione teatrale Nest a forma di “pistola” da tenere in tasca e pronta all’uso. La pistola che avrà come cartucce gli spettacoli, scomparirà, visione dopo visione, per lasciare spazio allo slogan del polo socio culturale: “l’unica arma è la cultura”.