TASSE, bollette, assicurazioni e mutui si mangeranno gran parte delle tredicesime di circa 33 milioni di italiani. Ai quali non resteranno molti soldi da spendere in regali anche perchè tra congelamenti dei salari, cassa integrazione e posti persi, il monte delle gratifiche di fine anno, secondo Adusbef e Federconsumatori, si fermera’ quest’anno a 34,2 miliardi, 300 milioni in meno (0,9%) dell’anno scorso. Una cifra inferiore ai 37 miliardi stimati qualche giorno fa dalla Cgia di Mestre.
 Il 91% delle tredicesime, avvertono le due associazioni di consumatori, se ne andra’ per pagare imposte e prestiti e per lo shopping natalizio resteranno solo 3,1 miliardi. «Una miseria», dicono, per risollevare i consumi in un Natale che sara’ magro per milioni di famiglie impoverite dalla perdita del potere d’acquisto e che dovranno fare i conti con i soliti rincari speculativi delle feste e con la tassa sui poveri’, l’aumento dell’Iva al 22% scattato a ottobre.
AL CALO delle tredicesime si aggiunge l’erosione da bollette e utenze domestiche (8,1 miliardi), Rc auto (5,9), rate del mutuo (4,9), altri prestiti (4,3), bolli per auto e moto (4,1), canone Rai (2) e Imu sulle seconde case (1,8). Cosi’ per la prima volta meno di un decimo del monte tredicesime restera’ nei portafogli di dipendenti e pensionati. Tanto che i consumi subiranno un calo del 10% e almeno tre famiglie su quattro taglieranno lo shopping natalizio. Il budget medio per i regali, calcola la Coldiretti sulla base di un’indagine di Deloitte, sara’ di 171 euro con un calo del 5%. Con la crisi in molti faranno gli acquisti in anticipo per avvantaggiarsi dei prezzi piu’ convenienti. La media sara’ di quasi cinque regali (4,75) a famiglia (un quarto acquistati online) con un costo per ogni dono di circa 36 euro e una tendenza verso il calo degli acquisti di abbigliamento, tecnologie e divertimenti. La spinta verso spese utili, aggiune Coldiretti, premiera’ l’enogastronomia e il 63% acquistera’ prodotti made in Italy con una corsa ai mercatini.
SE SECONDO il Codacons si salveranno elettronica, hi-tech e giocattoli, pur costretti a risparmiare, rileva un sondaggio di Confcommercio, l’,85,8% degli italiani fara’ un regalo (86,3% nel 2012). Sara’ comunque un Natale di crisi: oltre il 69% lo festeggera’ in maniera dimessa, anche perche’ il 47% si sente piu’ povero dell’anno scorso con difficolta’ economiche maggiori tra gli under 34 e tra chi vive nelle grandi citta’. Infine, solo due italiani su dieci pensano che questo sara’ l’ultimo Natale di crisi, gli altri vedono altri due anni di sacrifici.