Fino a 500 euro per i dipendenti che non hanno scioperato dopo la morte del collega. È la nuova bufera scatenata dai sindacati contro ArcelorMittal, gestore dell’ex Ilva di Taranto. Nei giorni scorsi solo ad alcuni dipendenti è stato infatti riconosciuto in busta paga un premio inatteso.
Le verifiche e le domande rivolte dai sindacati metalmeccanici hanno poi appurato che il riconoscimento era stato devoluto ai lavoratori che, in occasione dello sciopero indetto per la morte del gruista Cosimo Massaro, avevano scelto di lavorare negli impianti per garantire la produzione. Quel giorno, inoltre, alcuni dei capi turno avevano anche preso il posto di colleghi operai senza averne le competenze: i tecnici dello “Spesal“, l’Ispettorato del Lavoro, su richiesta dei sindacati, erano così intervenuti censurando la scelta e dichiarando la sospensione dell’attività perché avevano ritenuto quelle sostituzioni improvvisate rischiose per la sicurezza. Una decisione improvvida per lo Spesal è invece stata premiata dai nuovi padroni franco-indiani con un premio per i “lavoratori aziendalisti”.