Politica Interna
Manifestazioni e sicurezza. La giornata ad alta tensione, con cinque tra cortei e sit-in, mette a dura prova il servizio d’ordine della questura che mobilità 3.500 agenti. Roma però regge l’urto meglio di altre città, anche se paga il solito tributo di un centro in cui il traffico è rimasto a lungo paralizzato. Il bilancio, rispetto alle immagini degli scontri di giovedì sera a’I’orino e ieri a Milano, è comunque meno devastante. Certo, in via Cavour, dove è passato il corteo che maggiormente preoccupava, quello dei Cobas e dei centri sociali, tutte le serrande dei negozi erano abbassate; i 2.500 (gli organizzatori ne hanno dichiarati 10.000) che manifestavano contro il jobs act hanno lanciato sei bombe carta, petardi e fumogeni in via dei Fori Imperiali. Rispetto ai timori della vigilia, però, il sistema dei controlli organizzati dal questore Guido Marino ha tenuto. Una sola carica di un paio di minuti c’è stata a Milano. La risposta di polizia e carabinieri (con i lacrimogeni) ad anarchici e antagonisti che lanciavano sassi e petardi. Rapido e violento tafferuglio, attutito da tre canotti che i manifestanti avevano portato in piazza come simbolo di antirazzismo e hanno poi usato come scudo. L’unica fase di tensione del presidio antifascista che ha radunato circa 1500 persone in largo La Foppa, centro di Milano, zona di bar, shopping e aperitivi.
Campagna elettorale. Luigi Di Maio sarebbe tentato da un governo con Renzi. La strategia dei Cinque Stelle prevede un’intesa di programma con Pd, LeU e Bonino sul modello tedesco. Scontro nella minoranza dem con Emiliano favorevole al dialogo con i grillini nonostante il «no» di Orlando. Intanto il leader della Lega “giura” da premier: il Vangelo, la Costituzione, il rosario. Pertini, citazioni da Pier Paolo Pasolini e Croce, perfino una critica a Trump. E’ un Matteo Salvini insolito, quello di piazza Duomo: moderato, ecumenico, «buono» e «sereno», parole sue, tutto di governo e niente di lotta. Rassicurante e tranquillizzante per convincere gli indecisi. Si è addirittura incravattato perché, spiega prima di salire sul palco, «il presidente del Consiglio mette la cravatta». Anche se il caso politico è l’assenza inattesa di Roberto Maroni: parleranno soltanto Luca Zaia, il candidato del centrodestra Attilio Fontana e Giulia Bongiorno.
Politica Estera
Russiagate. Si allarga lo scandalo del Russiagate. Due milioni di euro pagati a quattro leader politici europei per promuovere gli interessi dell’ex presidente ucraino Vicktor Yanukovich a Washington. I nomi, secondo la ricostruzione del sito Politico.com: Alfred Gusenbauer, cancelliere austriaco dal 2007 ai 2oo8; l’ex presidente polacco Aleksander Kwasniewski; l’ex premier ucraino Viktor Yushenko e infine, Romano Prodi, due volte presidente del Consiglio e presidente della Commissione europea dal iggg al 2004. Questa è l’accusa formulata contro l’avvocato Paul Manafort dal super procuratore Robert Mueller. La legge americana impone la massima trasparenza ai lobbisti: devono dichiarare apertamente se rappresentano un governo straniero.
Guerra in Siria. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha votato all’unanimità una tregua di 30 giorni per salvare la popolazione di Ghouta, cittadina assediata vicino a Damasco. In molti lo definiscono do scontro militare più grave tra Washington e Mosca dalla fine della Guerra fredda». Uno scontro che Polat Jan, comandante curdo, ricostruisce così al Corriere: dalle 22 del 7 febbraio all’alba del giorno dopo, jet e droni americani hanno bombardato i soldati di Assad e i loro alleati russi a Deir ez-Zor, sede di una grande raffineria. I morti, tra i militari di Mosca – non è chiaro se mercenari o soldati regolari – sono tra 100 e 150: d’armata-ombra» di Potin.
Economia e Finanza
Voto e mercati. L’incertezza sul voto in Italia finora non ha avuto ripercussioni importanti sui mercati ma, con l’avvicinarsi della scadenza elettorale, gli investitori sono sempre più in allerta. Se è vero che finora le tensioni su Borsa e titoli di Stato italiani sono state relativamente contenute è anche vero che c’è una pane del mercato che si sta preparando a fare i conti con una possibile impennata della volatilità e che il costo dei derivati a protezione dei creditori (Cds) segna una crescita dell’attenzione sull’Italia. Un’allerta di mercato che non impedisce un re-rating delle banche italiane da parte degli investitori intemazionali che guardano con fiducia al rialzo dei tassi di interesse, occasione per un rilancio della redditività del credito. i timori per gli Npl ormai in drastico calo, per la nuova regulation che sarà più soft del previsto e per il rischio Italia collegato alle elezioni politiche, il mercato sta rivalutando le prospettive delle banche guardando a un unico driver: l’inevitabile rialzo dei tassi di interesse già da fine 2018 con la conseguente inversione di tendenza della dinamica del margine d’interesse, che resta tuttora la principale componente del conto economico delle banche.
Frequenze 5G. Domani il consiglio dell’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) darà il via alla procedura per definire le linee guida del bando per assegnare le frequenze del 5G. Si tratta della “cornice” entro cui il Mise poi, dovrà emettere il bando. L’Authority dovrà pronunciare una parola definitiva entro fine aprile mentre il bando del Mise è atteso entro fine settembre. Dalle concessioni l’erario punta ad incassare almeno 2,5 miliardi di euro. La commercializzazione del servizio è prevista per il 2020.