Politica Interna
Timori europei per l’Italia. La prima visita ufficiale di Angela Merkel a Parigi, dopo i mesi di trattativa e il ritorno da cancelliera, finisce con un comunicato congiunto con Emmanuel Macron che esprime tutta la preoccupazione per le sorti dell’Europa. Nota che cita espressamente l’Italia e il risultato delle elezioni: «II lavoro che ci aspetta è importante in un contesto europeo profondamente scosso da Brexit e dalle elezioni italiane che hanno visto crescere gli estremisti e che ci hanno permesso di toccare con mano le conseguenze di una lunga crisi economica e le sfide migratorie a cui non abbiamo saputo rispondere». Ieri è stato presentato solo un acconto ma il messaggio è stato chiaro. Com’è chiaro il motivo che induce al momento il Quirinale a non intromettersi: Costituzione alla mano, Mattarella attende che si consumino i passaggi istituzionali alle Camere prima di assumere il suo ruolo. Ma sul Colle le parole pronunciate a Parigi sono state già valutate
Redditi in Parlamento. C’è un nuovo vincitore nella classifica annuale dei redditi dei parlamentari italiani. Al primo posto c’è adesso Alberto Bombassei, deputato eletto con Scelta Civica, il disciolto partito di Mario Monti, e oggi iscritto al gruppo misto. Ma soprattutto presidente della Brembo, l’azienda che dalla provincia di Bergamo esporta in tutto il mondo freni per auto e moto. Il reddito dichiarato da Bombassei supera i 5 milioni di euro. Una cifra che gli consente di scavalcare il vincitore dell’anno scorso, il deputato di Forza Italia e re delle cliniche del centro Italia Antonio Angelucci, che si «ferma» a 2,7 milioni di euro.
Economia e Finanza
Giudizio dell’agenzia di rating Fitch. Nel pieno delle trattative sul possibile accordo politico per il varo di un governo arriva la valutazione sull’Italia dell’agenzia di rating Fitch. Il giudizio, comunicato in tarda serata, è una conferma del rating BBB, con prospettive stabili. Le considerazioni di Fitch si soffermano sul «risultato delle elezioni», che, «ha reso la formazione di un governo stabile difficile, aumentando le possibilità di un allentamento di bilancio e di un ulteriore indebolimento delle prospettive sul fronte delle riforme». Gli analisti dell’agenzia si soffermano sul tema del debito pubblico, indicando che nel 2019 varrà il 128,8 per cento del prodotto interno lordo. «Ci attendiamo solo una riduzione graduale dell’estremamente elevato debito pubblico».
Ripresa industriale. Stenta il recupero industriale tramite gli strumenti delle «Aree di crisi complessa». A 10 anni dall’esplosione della crisi finanziaria, solo 4 delle 19 province nelle quali ricadono le Aree hanno recuperato in termini di tasso di occupazione. Non è però ancora l’effetto dei finanziamenti previsti dagli Accordi governo-regioni, sia perché in alcuni casi i progetti non sono ancora partiti (causa lentezze dell’iter) sia perché a incidere sono stati in realtà settori diversi rispetto a quelli dei siti da rilanciare. Il Corriere della Sera presenta un elenco delle 500 migliori Pmi italiane. Entrano di diritto nella classifica dei fuoriclasse per i loro risultati: una crescita negli ultimi sei anni di almeno il 7% annuo, ricchi profitti, bassi tassi di rischio, alta liquidità. E investimenti: in ricerca, tecnologia, risorse umane. Tutto questo l’hanno fatto negli anni bui della crisi. Oggi, recessione alle spalle, diventano il simbolo dell’Italia in grado di ripartire.
Politica Estera
Elezioni in Russia. Presidenziali piatte, senza di fatto candidati, in attesa dello scoop del giorno prodotto dallo staff di Vladimir Putin. Ecco cosa è stata la campagna elettorale per il voto di domani in Russia con il capo del Cremlino netto favorito per ottenere il suo quarto mandato. Degli altri sette in lizza non c’è stata traccia se non uno scontro verbale tra la showgirl Ksenija Sobchak e l’ultranazionalista Vladimir Zhirinovskij – finito a bicchierate d’acqua in faccia ed insulti pesantissimi in tivù – ed un mini-scandalo con al centro il candidato comunista, Pavel Grudinin, che deterrebbe in Svizzera dei conti bancari non dichiarati al Fisco federale. Alla vigilia del voto, Putin esibisce conti in ordine e meno petro-dipendenza, ancora troppo Stato Russia, un’economia senza riforme.
Guerra delle spie. «C’è una probabilità schiacciante che sia stato Putin a ordinare di usare gas nervino nelle strade della Gran Bretagna, il primo attacco di questo tipo in Europa dalla seconda guerra mondiale». Boris Johnson rincara la dose: dopo le accuse e le sanzioni alla Russia annunciate da Theresa May per l’avvelenamento dell’ex-spia Sergej Skripal e della figlia Yulia a Salisbury, il ministro degli Esteri britannico è ancora più diretto nell’imputare la responsabilità al presidente russo. «Una violazione scioccante e imperdonabile delle regole diplomatiche», reagisce il portavoce del Cremlino.