Politica interna

Patto del centrodestra. Il vertice tra Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni si terrà oggi alle 13 a Palazzo Grazioli. Giusto a poche ore dal Cda della Rai che confermerà Marcello Foa alla presidenza di viale Mazzini. Il via libera, ieri pomeriggio, della Vigilanza alla risoluzione di Lega e M5s affinché il Cda proceda rapidamente all’indicazione del presidente, costituisce il presupposto per la formalizzazione della nomina che verrà ratificata dalla commissione presumibilmente martedì. A votare sì stavolta, oltre agli esponenti della maggioranza gialloverde e di Fdi che già prima dell’estate si erano espressi favorevolmente, sarà anche Forza Italia che ieri si è astenuta sulla risoluzione. Un voto che sarà preceduto dall’audizione dello stesso Foa. Il patto del centrodestra prevede poi candidati comuni, 2 alla Lega e 2 a FI, nelle regioni (Basilicata, Abruzzo, Piemonte e Sardegna) in cui si voterà nel 2019. Dall’opposizione, ora, vengono annunciati ricorsi contro la votazione-bis su Foa, che prima dell’estate aveva assunto sui social posizioni anche molto ruvide nei confronti del presidente della Repubblica. Secondo l’interpretazione di Benedetto Della Vedova (+Europa), «Forza Italia è entrata nella maggioranza giallo-verde con il via libera al campione del nazionalismo antieuropeista».

Olimpiadi. Ieri a Losanna la delegazione del Coni, guidata dalla campionessa olimpica di scherma Diana Bianchedi, ha iniziato un primo confronto con il Comitato olimpico internazionale presentando un masterplan per la candidatura del tandem Milano-Cortina all’Olimpiade invernale del 2026. A tarda sera la proposta si infrange davanti alle parole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Sport, Giancarlo Giorgetti: «Per iniziativa del governo sicuramente no», assicura, ospite a Otto e Mezzo su La7. «Se Lombardia e Veneto — chiosa — trovano investitori privati e non ci mette niente il governo, facciano». Una posizione che stride con le parole del vicepremier Salvini: «Le Olimpiadi portano molti più soldi e vantaggi degli investimenti e noi lavoreremo per mettere d’accordo tutti facendo il possibile perché siano ospitate dall’Italia». Simone Valente, il responsabile Sport del Movimento 5stelle e il sottosegretario a Palazzo Chigi spiega invece che “il sottosegretario delegato allo Sport si chiama Giorgetti ed è più accreditato di Salvini a parlare della materia. Non siamo contrari alla nuova iniziativa portata avanti da Zaia e Fontana, ma il governo deve decidere insieme. E la condizione è chiara: non vengono tirati fuori soldi dello Stato per costi diretti, garanzie e servizi».

Economia e finanza

Legge di Bilancio. Sarà una manovra «seria e coraggiosa», con «il reddito di cittadinanza», ma, dice il premier Giuseppe Conte: «Non impicchiamoci ai decimali». Perché l’obiettivo è «migliorare la vita dei cittadini» (Luigi Di Maio), e alla fine «si troverà un equilibrio tra vincoli di bilancio e diritto dei cittadini alla qualità di vita e salute» (Matteo Salvini). Meno 8 giorni al 27 settembre, quando il governo dovrà pubblicare la nota di aggiornamento al Def con gli obiettivi della prossima legge di Bilancio. Lega e Cinque Stelle spingono perché nella nota di aggiornamento del Def, il deficit venga lasciato salire fino al 2,3-2,4%, in modo da trovare 10-12 miliardi di euro per finanziare la riforma delle pensioni con quota 100, la fiat tax per le partite Iva e il reddito di cittadinanza. Il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, parlando a Otto e Mezzo, ha detto che il deficit si può sforare anche del 2% se ci sono misure serie. Per ora le maggiori tensioni sono sul sussidio universale del M5S. Tanto che ieri Conte, ha voluto incontrare i capigruppo grillini per dare rassicurazioni.

Concessione ad Autostrade. Ci vorranno almeno cinque mesi e un versamento di circa venti miliardi di euro prima di poter varare il decreto per la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia. In attesa della nomina del commissario governativo, si delinea uno scontro giudiziario che potrebbe avere tempi lunghissimi. Perché la società respinge l’accusa di aver commesso «grave inadempimento», come viene invece contestato dal ministero delle Infrastrutture, Danilo Toninelli nella lettera trasmessa il 16 agosto scorso, due giorni dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. Ed è pronta a ricorrere ai giudici amministrativi per l’annullamento del provvedimento del governo. Una mossa che rischia di aprire una nuova crepa anche nell’esecutivo. II decreto deve essere infatti firmato dai titolari delle Infrastrutture e dell’Economia e dunque bisognerà vedere se il ministro Giovanni Tria sia disponibile a un esborso che potrebbe avere quasi il valore della manovra. Il ministro Toninelli, per quanto riguarda le concessioni, spiega in una intervista a “Il Sole 24 Ore” che  non necessariamente c’è un’unica ricetta per tutte le tratte: “Si valuterà di volta in volta e sicuramente si rivedranno i contratti in base a criteri di migliore equilibrio tra prioritario interesse pubblico e legittimo profitto privato”.

Politica estera

Immigrazione. Stretti fra il dossier migratorio a Sud e le questioni relative allo stato di diritto a Est, i Ventotto sono riuniti oggi a Salisburgo per «fare il punto della situazione», come ha spiegato un alto funzionario comunitario. Dopo un’estate di tensioni politiche, il tentativo è raffreddare gli animi. Viceversa, almeno finora, sulla questione Brexit i Ventisette restano uniti nell’affrontare il Regno Unito, nonostante i negoziati in dirittura finale siano fonte di nervosismo. II presidente del summit, il polacco Donald Tusk, europopolare come la cancelliera tedesca Angela Merkel, ha esortato i governi sovranisti a non «approfittare politicamente della situazione», pur senza citare i leader del gruppo, il premier ungherese Viktor Orbán e il vicepremier italiano Matteo Salvini. «Non possiamo più dividerci tra quelli che vogliono risolvere la crisi e quelli che la vogliono usare per giochi politici», ha attaccato Tusk, sottolineando che «malgrado la retorica aggressiva, le cose si muovono nella giusta direzione» perché «il numero di migranti irregolari è passato da quasi 2 milioni nel 2015 a meno di 100 mila quest’anno, che è meno degli anni prima della crisi dei migranti».

Coree sempre più vicine. La Corea del Nord e quella del Sud concordano sull’obiettivo di denuclearizzare la penisola, e intendono presentare una candidatura congiunta per ospitare le Olimpiadi del 2032. Il presidente Trump giudica «eccitanti» le notizie venute dal vertice di ieri tra i presidenti Moon Jae-in e KimJong-un, che ha annunciato anche la volontà di visitare per la prima volta Seul nei prossimi mesi. Kim ha promesso di smantellare il sito per i test missilistici di Dongchang-ri, alla presenza di ispettori internazionali, e ha prospettato la disattivazione permanente della centrale di Yongbyon, dove ha sviluppato l’intero programma nucleare. Abbastanza per rilanciare il negoziato con gli Stati Uniti congelato da settimane, il primo obiettivo con cui il presidente del Sud Moon è arrivato a Pyongyang. «Un progresso grandioso – ha commentato il presidente degli Stati Uniti – vediamo che succede ora». Ieri Kim e Moon hanno firmato un accordo per evitare tensioni militari e si sono impegnati a ricollegare le linee ferroviarie attraverso la Penisola.