Politica interna
Migranti – Il ministro dell’Interno Matteo Salvini torna a richiamare l’attenzione sul problema dei migranti: “Basta essere il campo profughi d’Europa”. E poi accusa la Tunisia: “È un Paese democratico, non mi risulta che ci siano guerre o carestie, ma esporta spesso e volentieri galeotti”. E annuncia che “l’Italia dirà no alla riforma del regolamento di Dublino” sul diritto di asilo. Proprio ieri in due naufragi hanno perso la vita oltre 50 migranti, tra i quali sei bambini. Sempre ieri la cancelliera Angela Merkel ha teso una mano al nostro Paese: “Sugli sbarchi l’Italia è stata lasciata sola”. All’Europa piace il “piano B” contenuto nel contratto Lega-M5S che prevede, con finanziamento dell’Europa, la realizzazione di maxi centri in cui trattenere i migranti per 18 mesi. Ma sono numerosi gli ostacoli da superare.
Governo – Entrambi in Sicilia, Luigi Di Maio e Salvini parlano ognuno per sé, del proprio ministero e dell’elettorato di riferimento. Di Maio rilancia i vitalizi (“Una delle prime cose che faremo è abolire i vitalizi agli ex parlamentari, la delibera è già pronta”), Salvini parla di migranti. E se il governo li unisce, a dividerli sono le elezioni amministrative in arrivo. Perché lì (e non solo lì) a dispetto del governo appena insediato, andranno separati. “Non siamo alleati, siamo solo due forze politiche che hanno fatto un contratto – spiega Di Maio – . Infatti ci presentiamo divisi alle Amministrative, alle Comunali e immagino anche alle Politiche”. Concorda Salvini: “L’alleanza con II M5S è di governo, con un patto da realizzare, non politica”. Matteo Renzi intanto annuncia la sua nuova vita da conferenziere: “Fuori dal giro per qualche mese”.
Politica estera
Afghanistan – Anche e non subito e non senza un accordo con i Paesi alleati della Nato, l’obiettivo è quello di un progressivo ritiro delle nostre truppe dall’Afghanistan. Se tempi e modalità devono ancora essere definiti nel dettaglio, l’intesa tra i Cinque Stelle e la Lega si profila avviata in questa direzione. L’inversione di rotta, dopo la volontà di avviare una missione italiana a Kabul in seguito all’attentato alle Torri gemelle di New York l’11 settembre 2001, non è frutto di un pregiudizio ideologico ma più legato a ragioni di equilibri di bilancio. “Continuerà l’impegno delle forze armate nell’operazione Strade Sicure”. Ma nei primi messaggi al nuovo governo la Casa Bianca sottolinea la centralità di Roma nella lotta al terrorismo globale. La scelta di un disimpegno metterebbe in discussione il rapporto su altri scenari: a partire dal fronte libico. Trump considera la presenza militare in Afghanistan decisiva per fermare l’Isis.
Giordania / Nicaragua – L’austerità che ha diviso l’Europa è arrivata nel mondo arabo. Dopo Tunisia, Egitto, Algeria, Sudan e potentati del Golfo, ha toccato anche uno dei Paesi più stabili della regione. La Giordania, che ha superato indenne l’età delle rivolte arabe del 2011, è attraversata in queste ore da un dissenso per ora controllato. Ogni sera, da mercoledì, alla rottura del digiuno del mese sacro di Ramadan, migliaia di persone scendono in strada in diverse città. La polizia di Amman ha lanciato gas lacrimogeni e bloccato le strade per fermare i manifestanti.
Intanto in Nigaragua la rivolta contro il governo di Daniel Ortega, iniziata 6 settimane fa per protesta contro una legge che tagliava le pensioni, non si ferma. Le vittime sono più di cento, centinaia i feriti in tutto il Paese. La Chiesa locale, che aveva avviato un dialogo con il presidente, lo ha interrotto esigendo che prima “si deve fermare la repressione armata”.
Economia e finanza
Pensioni – Il neoministro del Lavoro Luigi Di Maio cerca risorse per superare la legge Fornero: si punta a spostare dalle casse dello Stato a quelle delle imprese l’onere da sborsare per mandare in pensione prima del tempo i dipendenti. L’esempio è quello già utilizzato nel settore bancario per gestire gli esuberi. In calendario anche il primo incontro con i sindacati sulla norma dell’aspettativa di vita. Si registrano intanto i primi dubbi nella maggioranza sull’abolizione dell’Ape sociale. C’è incertezza sulle coperture: potrebbero servire da 5 a 15 miliardi. Alberto Brambilla potrebbe essere l’uomo chiamato a rivoluzionare il sistema abolendo a legge Fornero: “L’allarme sui conti è infondato – dice – . L’idea è di premiare il lavoro, consentendo di uscire con ‘quota 100’ o ‘quota 41’. E di asciugare la spesa per assistenza che vale oltre 100 miliardi all’anno”. Ma Enrico Morando, ex vice-ministro dell’Economia, lancia un allarme: “Smantellare la Fornero crea allarme in Europa sul debito”.
Fisco – Il governo si prepara a incassare la fiducia delle Camere. Nelle sue dichiarazioni programmatiche il presidente del Consiglio si soffermerà sul contratto Lega-M5S. Alla voce “fisco” il capitolo più ghiotto riguarda l’introduzione della Dual tax che porterà l’Irpef a due sole aliquote: 15 e 20%. In base a una simulazione, i vantaggi maggiori si concentreranno nelle famiglie con un reddito complessivo compreso tra 60 e 80mila euro. Nel calcolare le differenze rispetto al sistema attuale bisogna prendere in considerazione la somma dei redditi dei due coniugi. A perderci sarebbero invece le fasce più basse: per questo si sta pensando di introdurre una clausola di salvaguardia che mantiene in vita l’attuale sistema di aliquote e detrazioni qualora il prelievo attuale risulti più conveniente rispetto alla nuova tassazione. Tutto dipenderà dal quadro di finanza pubblica e dalle risorse che l’esecutivo riuscirà a reperire. Tra le ipotesi per finanziarla il neoministro dell’Economia Giovanni Tria aveva ipotizzato lo sblocco delle clausole Iva.