Politica interna
Governo/1 – “La trattativa con il M5S? Una gigantesca presa in giro”. Matteo Renzi affonda i colpi contro l’ipotesi di accordo con i Cinque Stelle, lasciando però formalmente al reggente la decisione finale. Il presidente del Pd, Matteo Orfini, rincara la dose: “Salvini e Di Maio sono la stessa cosa”, anche se il segretario Maurizio Martina si ripromette “di vedere le carte”, sostenendo che “non confrontarci con il M5s rischia di contribuire all’involuzione del nostro paese”. La replica dei grillini: non è ricevibile la richiesta dei dem di cambiare il nostro candidato premier. Beppe Grillo intanto dichiara che “tornare al voto entro l’estate è una battuta che fa più ridere delle mie. Mi sembrava di essere appena uscito da un seggio elettorale”, lancia un duro attacco al Cavaliere: “da psichiatria”, e insulta Renzi: “Ebete”. I sondaggi dicono che 5 Stelle preferiscono come alleato la Lega: sì all’intesa da 6 elettori su 10.
Governo/2 – “Si va al voto” avverte Salvini che in serata in un caffè di Trieste abbraccia a sorpresa Berlusconi. L’incontro è avvenuto in serata dopo le scintille degli ultimi giorni tra i due leader. Il leghista ha spiegato l’orizzonte del partito: “Io sto aspettando che i 5 stelle riprendano il contatto con la realtà e con la volontà popolare. Poi, ci sarà l’ultimo tentativo del centrodestra per fare un governo”. Altrimenti “si dovrà andare in Parlamento per cercare un governo che riaccompagni l’Italia alle elezioni”. Con una condizione: “Di certo, senza Gentiloni, Boschi o compagnia cantante”. Il Cavaliere ringrazia l’alleato per la fedeltà, però esclude le elezioni anticipate, insistendo sulla linea di un governo di centrodestra che raccolga il sostegno delle Camere. Domani c’è l’importante test delle Regionali in Friuli.
Politica estera
Due Coree – Un anno fa Moon Jae-in era noto per le elezioni perse e Kim Jong-un era il pazzoide dittatore. Ieri Moon e Kim si sono conquistati un posto nella storia. II loro abbraccio è simbolo di due pezzi di Corea che promettono di non farsi più la guerra. Pace entro l’anno (con l’aiuto di Cina e Usa), penisola senza nucleare e famiglie ricongiunte. Questi i contenuti del patto tra due lader che dalle Olimpiadi hanno cambiato tutto. Per quanto storico, però, il vertice coreano di ieri non ha portato novità riguardo al nocciolo del problema: la diplomazia a quattro – le due Coree, Stati Uniti e Cina – per denuclearizzare il regime di Pyongyang e l’intera penisola. Resta da capire se la Corea del Nord sia davvero pronta a rinunciare alla bomba o alla fine, ormai conseguita, offrirà solo il congelamento, la fine del suo programma di sviluppo militare ma non la distruzione del suo arsenale.
Germania-Usa –
Un commercio “equo e reciproco” anche con la Ue, con cui sta negoziando una potenziale esenzione ai dazi su acciaio e alluminio: lo ha sollecitato fl presidente Usa Trump nella conferenza stampa alla Casa Bianca con la cancelliera tedesca Merkel. “Sono impegnato a ridurre le barriere all’ export Usa per rimediare agli squilibri commerciali”. Sulla difesa la Cancelliera ha rivendicato un aumento delle spese militari e l’intenzione di dare alla Germania un ruolo maggiore negli equilibri geopolitici: dalla Corea del Nord al Medio Oriente. E sul commercio ha riconosciuto che, come sostiene Trump, il Wto “non sempre è stato in grado di garantire la correttezza degli accordi multilaterali”. E poi l’Iran, naturalmente: “Un accordo tutt’altro che perfetto”. Il leader Usa ha invece denunciato più volte il deficit di 150 miliardi di dollari con l’Unione europea.
Economia e finanza
Banche – Gli ex vertici di Mps Profumo e Viola, assieme alla stessa banca e a Salvadori (ex presidente del collegio sindacale), sono stati rinviati a giudizio dal gup di Milano per aggiotaggio e falso in bilancio nell’inchiesta sui derivati. Svolta anche a Bergamo sulla vicenda Ubi: il gup ha disposto il rinvio a giudizio per Bazoli, Massich e altri 29 imputati per ostacolo alle autorità di vigilanza e influenza illecita sulle decisioni dell’assemblea. Bazoli: “Il processo sarà la sede più adeguata per accertare che l’intero impegno da me dedicato è stato improntato alla massima correttezza e trasparenza”.
Intanto Intesa Sanpaolo fa sapere che l’utile 2018 “sarà superiore a quello del 2017, cresceranno i ricavi, calerà il costo del credito”: così il ceo Carlo Messina agli azionisti che hanno approvato il bilancio 2017. Confermato l’obiettivo di diventare la prima banca d’Europa.
Rating sull’Italia – A tarda sera l’agenzia Standard & Poor’s ha annunciato che “potrebbe abbassare il rating dell’Italia se la sua crescita scendesse, riportando la sua performance di nuovo molto sotto quella di Paesi con un simile livello di sviluppo”. S&P ha aggiunto che se “il suo risultato estero peggiorasse, per esempio a causa del peggioramento delle partite correnti in territorio negativo, questo potrebbe avere incidenza sulla valutazione dell’affidabilità del debito”. Un’ulteriore variabile viene indicata nel mancato consolidamento di bilancio, a causa dell’alto indebitamento e dell’instabilità politica, specialmente se il prossimo governo “abbandonasse il suo percorso di consolidamento sostenibile o rivedesse riforme strutturali attuate provocando un impatto negativo sulle prospettive economiche della sua posizione di bilancio”. Sul fronte Ue, il messaggio recapitato a Pier Carlo Padoan a margine dei lavori dell’Eurogruppo e dell’Ecofin informali a Sofia è che la crisi politica italiana va maneggiata con la massima cautela, rinunciando a chiedere ora quella manovra correttiva sui conti 2018 che lo scorso ottobre era data per scontata.