Più di 46mila uomini (46.899, per l’esattezza), 26.883 donne: nei primi sette mesi dell’anno sono state 73.782 le domande che i datori di lavoro meridionali hanno inoltrato all’Inps per ottenere il «bonus Sud», il nuovo esonero contributivo, fino a un massimo di 8.060 euro annui, introdotto a gennaio dall’Anpal, l’Agenzia nazionale per le politiche attive, per assumere, o stabilizzare, a tempo indeterminato (o in apprendistato) under 25 o disoccupati da almeno sei mesi. La stragrande maggioranza di queste assunzioni “agevolate” sono veri e propri contratti a tempo indeterminato;17.629 sono trasformazioni di rapporti a termine, i restanti 3.978 sono apprendistati professionalizzanti. Si tratta di numeri positivi che aiutano anche a spiegare i dati Istat del secondo trimestre 2017, diffusi ieri, che confermano una crescita congiunturale degli occupati (+78mila unità anche se in larga prevalenza si tratta di contratti a termine) e un calo congiunturale di 0,4 punti del tasso di disoccupazione (sceso all’11,2 per cento).