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Ecco le principali notizie in evidenza sui quotidiani del Sud.

De Magistris torna sindaco legge Severino alla Consulta Fi: “Reintegrate Berlusconi”

Il Tar dà ragione al primo cittadino e chiede alla Corte un parere sulla norma che fece decadere l’ex premier

Non più in strada, ma di nuovo a Palazzo San Giacomo. Torna in Comune, dopo 29 giorni di sospensione, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: condannato in primo grado a 15 mesi per abuso d’ufficio e quindi sospeso per effetto della legge Severino. A reintegrarlo, è l’ordinanza del Tar Campania, presidente Cesare Mastrocola, giudici (relatore) Paolo Corciulo e (a latere) Carlo dell’Olio, con un verdetto che cancella «provvisoriamente» l’efficacia della sospensione, «accoglie la domanda cautelare» e ordina quindi «l’immediata trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale». Motivo: il collegio giudica «non manifestamente infondata» la questione di «legittimità costituzionale relativamente alla retroattività» della sanzione. La stessa che ha determinato, ma dopo una condanna definitiva, la decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di senatore. Decisione che arroventa il clima politico su opposte interpretazioni e asseriti profili di incostituzionalità della normativa. Con la squadra dei parlamentari di Forza Italia che invoca: ora si reintegri anche Berlusconi.

 

Napoli blindata per la partita della paura

 

Oltre 1.000 tra forze dell’ordine e addetti alla sicurezza, trasferta vietata ai tifosi giallorossi. Top secret i dettagli del viaggio della Roma Inascoltati (dalle società) gli inviti a gesti simbolici tra i giocatori. Il cardinale Sepe: “Isoliamo e annulliamo ogni forma di violenza”

 

Sulla partita della paura vigilerà una malinconica task force: oltre mille uomini tra steward, body-guard e forze dell’ordine, il cui compito dovrebbe essere facilitato dalle precauzioni della vigilia. Domani Napoli-Roma si giocherà alla luce del giorno (ore 15) e senza i tifosi della squadra ospite, ai quali è stata vietata la trasferta allo stadio San Paolo.

 

 

La madre di Ciro: Totti abbracci gli avversari per omaggiare Ciro

 

Antonella Leardi non ha ancora deciso cosa farà domani. Napoli-Roma è una partita diversa dalle altre soprattutto per lei: «Non so se andrò allo stadio. Dovrei prendere il posto di mio figlio Ciro e questo mi fa male». La mamma del giovane tifoso del Napoli ucciso a colpi di pistola sta vivendo una vigilia particolare. «Mi auguro che la sfida sia gioiosa. Ma sono un po’ in ansia, alcune situazioni mi stanno ferendo…».

Cosa è successo?

«Sono stata definita una persona ignobile che cerca di speculare su quanto accaduto. Certe accuse sono assurde e mi hanno fatto molto male. Denuncerò le persone che mi hanno attaccato su Facebook. Mi sono posta sempre in maniera pacifica e non ho mai insultato nessuno, neanche l’assassino di mio figlio».

Come se lo spiega questo clima?

«Forse sono state travisate le mie parole su Francesco Totti. Non ce l’ho con lui, ci mancherebbe altro. Avevo chiesto soltanto un gesto distensivo. Mi farebbe piacere se lo facessero anche i giocatori del Napoli».

De Rossi sostiene che i tifosi della Roma non c’entrano nulla con la morte di suo figlio…

«Ha ragione. Non ho mai imputato nulla ai veri appassionati giallorossi. Con molti di loro ho un rapporto schietto e sincero. Stesso discorso nei confronti della squadra. Il portiere della Roma Morgan De Sanctis per esempio: mi è stato molto vicino quando è morto Ciro. Si è rivelato una persona sensibile ».

E quindi?

«L’ho detto e lo ripeto: è stato  un terrorista a uccidere mio figlio».

 

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