Ecco le principali notizie in evidenza sui quotidiani del Sud.
Sicilia, l’ultima beffa 300 dirigenti nei musei, ma non ci sono soldi per le lampadine – Il Satiro danzante, che sembra librarsi nell’aria con il suo carico di mistica energia, è illuminato ma solo a metà. Il museo che lo ospita, creato apposta per lui nel cuore di Mazara del Vallo, non ha potuto chiamare un elettricista per installare l’illuminazione adatta perché non saprebbe come pagarlo. E il caso della statua in bronzo emersa miracolosamente dal mare nel 1997 non è isolato. Al Paolo Orsi di Siracusa, uno dei più importanti scrigni di tesori preistorici, greci e romani del Mediterraneo, le telecamere di sicurezza si sono rotte da tempo ma è impossibile ripararle.
Gelo Alfano-de Magistris ma il ministro avverte “Cambiare la Severino” – Il Viminale: “La norma va modificata prima che faccia altre vittime . Il governo difende la sospensione, il dibattito politico è altra cosa” – La legge Severino «va cambiata» prima che «faccia altre vittime innocenti». È la richiesta avanzata dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, rispondendo a una domanda ieri in città, a margine della firma di un protocollo d’intesa con il Comune e il ministero della Difesa sulla scuola militare Nunziatella. «La legge non funziona e va cambiata. Al di fuori delle ideologie occorre fare considerazioni di buonsenso. Prima che faccia altre vittime innocenti, cambiamola», ha spiegato il responsabile del Viminale.
Bari, Asl senza mensa paga 11,5 milioni ai dipendenti – Risarcimento record di 11,5 milioni di euro e accordo per il diritto alla mensa. Sono i due nodi principali della trattativa in corso in queste ore tra l’Asl Bari e dipendenti con i sindacati. La soluzione potrebbe arrivare domani pomeriggio, nel corso di un nuovo incontro tra le parti. Sarebbe un accorso storico perché metterebbe fine alla mole di migliaia di contenziosi giudiziari che a partire dal 2008 hanno dissanguato le casse dell’Asl barese e allo stesso tempo potrebbe garantire, dopo anni, il diritto alla mensa per i lavoratori dell’azienda.
Crocetta: “Ecco le contropartite del sì alle trivelle” – Il governatore difende il patto con i petrolieri “Vale mezzo miliardo e 6.500 posti di lavoro. Con questo accordo risolvo i problemi occupazionali non solo di Gela, ma anche di Palermo — dove si costruiranno le trivelle — e delle zone industriali di Milazzo e Priolo, dove sarà raffinato il greggio». Rosario Crocetta difende l’accordo con i petrolieri: «Vale 500 milioni e 6.500 posti di lavoro. E non avrà alcun impatto sull’ambiente. Chi lo contrasta è un nemico della modernità».
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