O il lavoro non c’è o, quando c’è, è al nero. L’altra faccia della disoccupazione si chiama sommerso e la mette in mostra l’Istat nel suo ultimo rapporto. Il fenomeno è in crescita soprattutto nelle regioni del Sud Italia.
Secondo l’aggiornamento dell’Istat sugli indicatori delle politiche di sviluppo, al top delle regioni con il più alto rapporto di unità di lavoro irregolari sul totale c’è la Calabria, con una percentuale pari al 30,9%, seguita dal Molise, con il 25%, e dalla Sardegna con il 22,9%.
A registrare le percentuali più basse di lavoro nero, che significa anche tasse evase e gettito sottratto all’erario, si collocano la provincia autonoma di Bolzano, dove il sommerso è pari al 7% del mercato, e la Lombardia dove i lavoratori irregolari sono il 7,1%.