di Claudio D’Aquino
Matteo Renzi batte il record delle tre regioni in 10 ore. Applauso. Clap Clap.
Dieci ore infatti è il tempo impiegato – tra aereo, elicottero e berline veloci – per l’ultimo suo tour al Sud, Sicilia, Calabria e Campania. Arrivo-toccata-e- fuga in 4 aziende eccellenti del Mezzogiorno. La 3 Sun a Catania, lo stabilimento Ansaldo Breda di Reggio Calabria, la Erna di Morra De Sanctis, la IRibus di Avellino, l’Atitech di Napoli. Vincendo come premio una confezione doppia di torroncini Condorelli, altra fabbrica in cui pare sia riuscito a passare, o lui o il suo avatar, tra una pipì all’autogrill e una pausa per raffreddare il radiatore della auto blù. Applauso. Clap Clap. Bene, bis.
“Ce la faremo, ce la stiamo facendo, in Italia ci sono storie bellissime…”.
Come come? Non abbiamo capito bene da quaggiù…
In Italia ci sono storie bellissime?
E perché in Italia e non… al Sud?
E’ proprio curioso Renzi. Un simpaticone. Quando al Sud le cose vanno bene (di solito aziende che competono – nonostante il sistema Italia avverso, la pressione fiscale più alta d’Europa, la bolletta energetica più salata, la burocrazia più nemica…), Renzi (e tanti altri come lui) ricordano che il Mezzogiorno è… Italia. In tutti gli altri casi invece (dai Fondi europei che non si spendono, alla classifica per qualità della vita, giù giù fino ai motociclisti in 5 sullo scooter senza casco)… eccolo, è il solito Sud. Un caso da antropologia culturale (o criminale?). Una cartella clinica.
Ma continuare ad andare in giro per aziende eccellenti del Meridione, che vivaddio esistono, equivale a cercare la diagnosi di una malattia al fegato in una radiografia al torace.
E’ la malattia – si passi la metafora – che Renzi deve curare, i pezzi di territorio che arretra e si desertifica, le periferie dove lo stato non è arrivato, come il treno a Matera: non la parte sana e in forma.
Se proprio non riesce a stare sulla poltrona, se ci tiene a “non restare chiuso nei Palazzi”, il premier si dedichi alle cure delle note dolenti, senza prendersi il disturbo di andare in parata per falansteri e case coloniche, come ai tempi del Duce.
Si rechi in quei luoghi dove si affronta la mafia a petto nudo, per esempio. Visiti la Terra dei Fuochi e si dia da fare per combattere le morti per cancro. Parli con i comitati NoTriv per comprendere i motivi per cui sono contrari allo Sblocca Italia. E riceva il coordinamento delle associazioni che a Taranto hanno portato l’Ilva davanti al banco degli imputati per disastro ambientale. Per dire…
se proprio non riesce a “dire qualcosa di sinistra”, la faccia. Faccia qualcosa di sinistra. Qui al Sud non abbiamo mai preteso la luna nel pozzo. Ci accontentiamo. Siamo abituati.