Un delicato intervento al cuore su un bimbo nato prematuramente, alla 25^ settimana di gestazione e di appena 600 grammi di peso, e’ stato eseguito dall’equipe del Centro Cardiologico pediatrico mediterraneo – Bambino Gesu’ di Taormina, nel reparto di Neonatologia e terapia intensiva neonatale del Dipartimento Materno-infantile del Policlinico di PALERMO, diretto da Giovanni Corsello.
L’equipe del CCPM, composta da cardiologi, cardiochirurghi e anestesisti, oltre al personale infermieristico, e’ partita alla volta di PALERMO dove e’ stato effettuata, nel dettaglio, una procedura di emodinamica, la settostomia atriale percutanea, detta di “Rashkind”, propedeutica rispetto all’intervento definitivo di “Switch arterioso”, al quale il piccolo paziente verra’ sottoposto in un secondo momento, quando avra’ acquistato peso e sara’ maggiormente in grado di sostenere un’operazione chirurgica. Al bimbo cosi’ potra’ essere corretta l’anomalia genetica, la “Trasposizione delle grandi arterie” per la quale le principali arterie appunto, si trovano in posizione invertita rispetto alla normalita’. A quel punto il piccolo potra’ ritornare ad uno sviluppo normale che attualmente gli e’ impedito a causa della patologia cardiaca.
L’operazione, resa possibile in virtu’ della grande sintonia tra il Centro Cardiologico Pediatrico Mediterraneo e il Dipartimento Materno Infantile del Policlinico palermitano, rappresenta nello scenario clinico della cardiologia pediatrica un evento raro sia per il peso e la prematurita’ del bambino, sia per il fatto di aver eseguito tale procedura con il paziente nel suo letto, piuttosto che in una sala di emodinamica dove l’intervento viene svolto normalmente. “Una cardiopatia complessa in un neonato estremo pretermine – afferma Corsello – aggrava ulteriormente le sue condizioni cliniche generali caratterizzate dalla immaturita’ dei vari organi e apparati. Il trattamento tempestivo della cardiopatia si e’ reso necessario per garantire al meglio le possibilita’ di recupero e di sopravvivenza di un neonato cosi’ fragile e immaturo.”
Il Centro Cardiologico Pediatrico Mediterraneo ha gia’ effettuato, nei tre anni e mezzo trascorsi dalla sua nascita, nel novembre 2010, una trentina di interventi “on site”, cioe’ direttamente sul luogo di ricovero dei piccoli pazienti, allo scopo di evitare loro lo stress del viaggio, che potrebbe risultare estremamente rischioso e persino fatale per le loro piccole vite.