Sette rinviati a giudizio, tra i quali un medico veterinario, con l’accusa di aver somministrato anabolizzanti a bovini destinati al mercato alimentare. E’ l’epilogo dell’indagine, condotta dal Nucleo Polizia tributaria della Guardia di finanza di Torino, che ha consentito di scoprire una serie di “gravi irregolarita’” nella gestione di 26 allevamenti di bestiame nelle province di Cuneo, Novara e Alessandria. I finanzieri hanno riferito alla procura del capoluogo piemontese di aver accertato che nei vari allevamenti, tutti riconducibili alla stessa azienda, venivano somministrate agli animali “sostanze farmacologicamente attive ad azione anabolizzante (cortisonici e steroidi sessuali)”. Inoltre, per ostacolare identificazione e movimentazione degli animali, i responsabili sostituivano le “marche auricolari” e i documenti necessari al tracciamento dei capi di bestiame.