Il direttore della Accademia Imago offre consulenza gratuita in psicologia.L’esperienza trentennale del suo staff è a disposizione anche per l’intento della ragazza che ha subito violenza di costituire una associazione che contrasti gli abusi.
Intanto il sindaco di San Giorgio aderisce al progetto di video-dramma analitico da realizzare coi ragazzi delle scuole. Le emozioni e il disagio vengono espressi e trattati con metodo creativo.
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La vicenda dello stupro nella stazione della Circumvesuviana, al di là dei percorsi della giustizia e delle scelte della magistratura, è il simbolo della smisurata e colpevole “inadeguatezza” del modo in cui vengono metabolizzati episodi del genere dalle nostre comunità.
A farne le spese è quasi sempre la “vittima” e la sua famiglia, lasciate per lo più alla mercé di un corto circuito fatto diintima solitudine e malcelata morbosità del mondo esterno,che i mezzi di comunicazione sociale finiscono per amplificare.
Anche nel caso scioccante della stazione di San Giorgio, le parole espresse ultimamente dalla ragazza manifestano un doloroso disagio, reso ancora più penoso dai commenti che si leggono sui social network: una inquietante combinazione che l’ha spinta acomunicare il desiderio di andare via dalla sua città per “essere lasciata in pace”.
Ed è per questi validi e legittimi motivi che anche noi che ci occupiamo di psicoterapia abbiamo il dovere di interrogarci.
Facciamo bene il nostro lavoro? Facciamo abbastanza?
Da tempo come Accademia Imago avevamo progettato, assieme al presidente dell’Eav Umberto De Gregorio, un intervento contro gli atti vandalici così frequenti sui treni e nelle stazioni delle Circum.
Poi l’episodio della ragazza che subisce violenza nell’ascensore della fermata di San Giorgio ci ha letteralmente travolto. La realtà è andata, nel modo più traumatico, oltre l’immaginazione. Il “vandalismo” ha preso la forma della violenza più abominevole. E così oggi, sollecitati dalla forte indole operativa dei miei collaboratori, sono indotto a lanciare in prima persona- alla ragazza, alla famiglia e al suo legale ed alle comunità di San Giorgio e Portici – l’appello che segue:
- Io Massimo Doriani, in qualità di direttore della Accademia Imago, scuola di specializzazione in psicoterapia con la psicoanalisi per l’individuo e la famiglia, mi metto assieme al mio staff a disposizione gratuita per qualunque consulenza psicologica sia necessariaalla ragazza e alla sua famiglia.
- In qualità di presidente di un ente del terzo settore, metto a disposizione gratuita la trentennale esperienza e la competenza di tutti i consulenti che collaborano con noi- ed in particolare l’avvocato Giuseppe Brandi – a supporto del desiderio dichiarato dalla ragazza di costituire una sua associazione che si occupi di contrasto agli abusi.
- Grazie alla disponibilità di noti esperti del settore, e in particolare del vivo interesse di Giorgio Zinno sindaco di San Giorgio a Cremano, a seguito dell’episodio di violenza, abbiamo lanciato il “Progetto Railway Station”, intervento psico-sociale imperniato sulla realizzazione di un cortometraggio scritto e girato dagli studenti delle scuole di San Giorgio. In qualità ideatore di tale progetto, assieme agli operatori che vi partecipano, chiedo la solidarietà e la collaborazione di tutte le persone e gli enti che possano darci una mano alla sua realizzazione.
- In qualità di cittadino, assieme a tutti coloro che condividono queste idee, mi attiverò affinché questa ragazza non pensi mai più di lasciare la sua città e anzi mi propongo di lavorare per la crescita collettiva confidando nella bellezza che Napoli e il suo popolo hanno sempre manifestato e ancora manifestano.
Massimo Doriani