Antonella Catrambone
Si è concluso con l’assoluzione di 12 imputati il processo “Marlane” dal nome dell’ex stabilimento di lavorazione dei tessuti di Praia a Mare sito nella provincia di Cosenza.
I giudici del Tribunale di Paola hanno assolto Pietro Marzotto, ex presidente del gruppo; Silvano Sroner, ex amministratore delegato; il manager Jean De Jaegher; Lorenzo Basetti, ex sindaco di Valdagno e vicepresidente della Lanerossi; Lorenzo Basetti, ex sindaco di Praia a Mare; Carlo Lomonaco, caporeparto della Marlane; Vincenzo Benincasa, Giuseppe Ferrari, Lamberto Prioro, Ernesto Antonio Fravin, Attilio Rausse accusati di omicidio colposo, mancata osservanza delle misure di sicurezza e disastro ambientale.
In seguito all’inchiesta della Procura di Paola durata 10 anni, gli imputati erano stati rinviati a giudizio nel novembre del 2010 quando i periti dell’accusa avevano sostenuto l’esistenza del nesso di causalità tra la morte degli operai e le esalazioni tossiche diffuse dall’utilizzo di coloranti nel corso della produzione tessile.
Sono oltre cento le vittime che secondo i familiari ed i periti sono decedute per patologie tumorali contratte sul luogo di lavoro nonostante i responsabili aziendali fossero a conoscenza dei rischi a cui sarebbero andati incontro. Ed è proprio su questo punto interviene l’avv. di Legambiente, Rodolfo Ambrosio, costituitosi parte civile al processo, il quale afferma come sia strano l’esito del giudizio a fronte di un risarcimento anticipato delle vittime che ne palesa le responsabilità.
Ora bisognerà aspettare le motivazioni della sentenza che verrà depositata tra 90 giorni.
L’ira della Cgil
La Cgil Calabria ricorrerà in appello contro la sentenza del Tribunale di Paola che ha mandato assolti ex responsabili e dirigenti dell’ex stabilimento Marlane di Praia a Mare accusati, a vario titolo, di omicidio colposo per la morte di un centinaio di lavoratori – per l’accusa deceduti per tumori provocati dai vapori respirati durante il lavoro – e di disastro ambientale. “La Cgil – è scritto in una nota – continuerà la battaglia per la giustizia e la bonifica.