Solo due giorni fa a Bruxelles, in occasione di un incontro con la delegazione italiana del Comitato delle Regioni, da lui guidata, Bianco aveva dichiarato: “Stimo che nell’ultima settimana siano morti nel mare siciliano tra quattro e cinquecento migranti”
“Spero almeno che quest’ennesima, immane tragedia dei migranti, a più grande a memoria d’uomo, risvegli la coscienza dell’Europa”.
Lo ha dichiarato il sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale dell’Anci Enzo Bianco, in procinto di recarsi nel porto della sua città ad accogliere la nave con i superstiti e le vittime del naufragio.
“Troppo a lungo, con un cinismo inaccettabile – ha detto – il nostro Continente e le sue istituzioni si sono voltati dall’altra parte, ignorando un problema esplosivo. Il dramma dei migranti non è un’emergenza improvvisa; è un colossale problema con cui ci dovremo confrontarci per anni. Non va ignorato e scaricato sulle spalle delle città e delle regioni di frontiera; questi mesi noi, comunità siciliane, ci siamo sentiti drammaticamente soli”.
“Bene ha fatto oggi il premier Renzi – ha proseguito Bianco – a chiedere finalmente un vertice europeo, che dovrà essere operativo e le cui scelte non potranno essere fermate dalla paura del risveglio di reazioni xenofobe nelle regioni e nei paesi più ricchi. Ho chiesto nei giorni scorsi a Bruxelles, come capo della delegazione italiana del Comitato delle Regioni europee, del problema di affrontare il problema con proposte concrete. Lo stesso ho fatto con il Parlamento europeo”.
“Se non reagiremo in modo adeguato – ha concluso Bianco – l’Europa avrà sulla coscienza questo dramma”.
l sindaco di Catania Enzo Bianco ha proclamato per domani il lutto cittadino per ricordare i migranti vittime della strage di queste ore nel Canale di Sicilia.
Domani, dunque, le bandiere della Repubblica italiana e dell’Unione europea negli uffici pubblici saranno esposte a mezz’asta e saranno sospese tutte le manifestazioni pubbliche.
Bianco aveva già proclamato il lutto cittadino nell’agosto del 2013, quando sei migranti morirono annegati a pochi metri dalla spiaggia della Plaia dopo che il barcone che li aveva trasportati dall’Africa si era arenato in una secca.
Il 28 maggio del 2014, poi, Catania aveva celebrato un funerale interreligioso per i 17 migranti morti durante un naufragio a Lampedusa alla presenza dell’arcivescovo, dell’Imam e del capo della comunità copta.
“L’Europa – aveva detto in quell’occasione il sindaco Bianco – scelga se seppellire con questi uomini, donne e bambini anche la nostra coscienza di uomini civilizzati”.
Durante la cerimonia davanti alle sepolture e al monumento eretto per ricordare quelle vittime nel cimitero di Catania, sono state pronunciate preghiere dai rappresentanti dei vari culti. Su ogni lapide del mausoleo si trova un verso della poesia “Migrante” del nigeriano Wole Soyinka, premio Nobel per la letteratura nel 1986.