Il gruppo Gesco annuncia la chiusura del portale di informazione Napoli Città Sociale, a causa del mancato rinnovo del progetto da parte dell’amministrazione comunale.
Il portale, che esiste da dieci anni ma prosegue un progetto di giornalismo e comunicazione sociale creato vent’anni fa dall’amministrazione comunale napoletana, conta circa 250mila lettori all’anno e, dal 2011 a oggi, ha visto una crescita dell’ottocento per cento. Nonostante il suo rifinanziamento sia stato già previsto nel Piano Sociale di Zona, si è appreso che l’amministrazione comunale guidata da Luigi de Magistris ha deciso di cancellarlo e di dedicare all’informazione sociale una sezione sul portale di comunicazione istituzionale Vivere Napoli.
«Ci dispiace per questa scelta – dice il direttore del portale, Ida Palisi – perché riduce a un tassello l’informazione sociale e la rende solo istituzionale, cioè calata dall’altro e con un unico punto di vista, quello del Comune. Il portale Napoli Città Sociale invece ha sempre accolto le notizie provenienti anche dalle associazioni e dal terzo settore e ha rappresentato una voce libera, pur essendo finanziato da un’amministrazione pubblica che, fino a oggi, l’ha considerato parte integrante del sistema di welfare».
Oltre a essere fonte per giornalisti, operatori, cittadini, policy maker, Napoli Città Sociale ha accompagnato centinaia di associazioni nella comunicazione, attraverso uffici stampa gratuiti, supporto all’organizzazione di eventi e promozione delle loro iniziative, ospitandole anche on line in spazi autogestiti. E ogni settimana ha avuto un rilancio nazionale grazie alla costante collaborazione con l’agenzia di stampa Redattore Sociale. Nelle sue pagine ha trovato spazio anche il più famoso e seguito social drama d’Italia girato a Napoli, Un posto al sole, seguito ogni settimana con interviste agli attori. Legati al portale anche la pubblicazione del Vocabolario sociale, manuale divulgativo sui modi d’uso più corretti per trattare alcuni temi sociali, e l’organizzazione, con l’Ordine dei Giornalisti della Campania, di convegni importanti sui linguaggi della comunicazione sociale.
«Come ho scritto nell’editoriale di saluto ai lettori – conclude Ida Palisi – siamo consapevoli che l’amministrazione comunale può scegliere di investire altrove ma conosciamo anche il grande valore di questa esperienza e continuiamo comunque a sperare che si possa trovare un modo per non disperderla».