Noto è a chiunque che la Sicilia sia terra di incanto per bellezze paesaggistiche, cultura arte , cucina e tradizione ma Stefano Donato, artista messinese di adozione romana, riesce con vigore di pennellate, entusiasmo e passione trasportare su tela la vitalità di una regione spesso ricordata per negatività. Le sue opere sostenute da un esemplare controllo tecnico e gusto cromatico, ritraggono paesaggi luminosi di una Sicilia forse dimenticata, con un trasporto emotivo e sentimentale coinvolgendo i sensi umani tanto da trasmettere amore e passionale attaccamento atavico alle proprie origini.
Le facciate delle case, i campanili, il mare avvolti nel colore ora bianchissimo o coloratissimo nella luce del sole rappresentano la quintessenza di una visione ancora eroica della pittura.
Si nota nel Donato una distinzione netta delle impostazioni geometriche sapientemente studiate nel’utilizzo di una tecnica determinata da pennellate regolari che rendono uniforme e unitario il dipinto. Il suo amore per una luce e un colore scintillanti, corrispondono alla sua sensibilità; nulla togliendo all’accuratezza dei particolari dei frontalismi ben studiati e calibrati senza limitare gli effetti prospettici in modo da valorizzare a pieno la tela.
L’artista dimostra una spiccata predilezione per le scene all’aperto spesso realizzate “en plen air” modificando e ottenendo da una semplice sovrapposizione di toni un realismo scientifico mettendo in risalto sia la raffinatezza artistica che la passione per l’analisi della luce e ancor di più lo sviluppo degli accordi cromatici in cui la pennellata diventa protagonista facendo vibrare pienamente la superficie della tela.
La purezza formale dei paesaggi conferisce una poesia quasi musicale evocando il ritmo di un allegro maestoso destinato a suscitare interesse e grande impatto sia nel pubblico che nella storia dell’arte italiana.