B. S. Aliberti Borromeo
Poeta da sempre, Capasso narra e sublima, attraverso i suoi scritti, quell’insieme di tendenze che, al di là delle loro particolarità inconfondibili, sono legate a concetti che si possono ritrovare nella semplicità delle cose e delle emozioni. L’autore partendo dalla consapevolezza di essere uomo per sua natura limitato e condizionato alla morte si pone in ascolto, assaporando ogni minimo istante della vita, incantandosi davanti alle bellezze della natura e trarre godimento da essa.
Un lirismo unico che da ampio respiro al lettore, dove la pochezza dell’uomo diventa ancora più visibile davanti alla visione armonica e ordinata della natura, dove ci si rende conto di essere uomo in mezzo alle cose e fra gli altri uomini e dove solo la morte porrà fine alle angosce di questo male di vivere.
Nei suoi scritti lo scorrere del tempo, la morte, il nulla, i conflitti, le sofferenze si frappongono tra l’esistere individuale e l’assoluto, determinando un senso all’esistenza.
Tutto non è casuale e involontario, ma frutto di un progetto stabilito e all’uomo non resta che avvolgersi in una calma e addirittura felicità proveniente dalla semplicità delle piccole cose come un albero di tiglio, il volo degli uccelli, il sorriso della donna amata.
Le forme poetiche sono semplici, puntano ai contenuti, alla trasmissione delle emozioni vissute dal poeta, che fanno riflettere sul senso e la finalità della vita.