“C’è la condizione perchè il Paese riparta e questa condizione va assolutamente colta. E’ il segno che l’Italia è nella giusta direzione. E’ il frutto di un lungo lavoro che va perseguito”. Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, intervistato dal Tg1, mostra tutta la propria soddisfazione per la riduzione sotto quota 200 dello spread, il differenziale tra i Bot decennali e il Bund tedesco, dopo tre anni. “Sono anni – ha aggiunto Letta – che ballava attorno a 400-500 punti. Se noi avessimo le risorse bruciate da uno spread ad alta quota, queste risorse potrebbero essere impiegate “per abbassare le tasse sul lavoro, per aiutare l’occupazione, combattere la disoccupazione giovanile e rendere le imprese italiane più competitive. Fino a ieri, con lo spread così alto, queste non erano infatti in grado di acquisire credito e di fare gli investimenti così come lo facevano le imprese tedesche, austriache o francesi”. Letta ha poi commentato l’agenda proposta dal segretario del Pd Matteo Renzi al governo e a tutta la maggioranza, su riforme costituzionali, unioni civili e immigrazione: “Penso che l’iniziativa di Matteo Renzi – ha detto – sia una buona iniziativa, importante. Il Paese non può permettersi di stare un altro anno senza riforme e senza legge elettorale. E così anche sugli altri temi. Io sono convinto che le soluzioni si troveranno per mettere d’accordo la maggioranza. Bisogna arrivare rapidamente al dunque”.