Le anticipazioni sulle misure economiche ventilate dal Governo, per sostenere il comparto sportivo, appaiono inadeguate e insufficienti. C’è solo una strada per sostenere un settore che coinvolge venti milioni di italiani: dare seguito alla richiesta di un tavolo tra Governo, istituzioni sportive e operatori: un mondo finora clamorosamente ignorato.
La nostra richiesta d’incontro è ormai vecchia di giorni: trascurare il mondo dello sport e chi lo promuove rappresenta non solo una grave mancanza ma anche un autogol per quanto gli operatori potranno consigliare a chi deve decidere sulle sorti di un settore – così utile anche per la collettività con i suoi risvolti sociali, legati al benessere psicofisico – ormai in ginocchio. Solo per il comparto del fitness è stimato il dato di oltre 45 milioni di euro il danno economico a settimana in questo periodo di emergenza epidemiologica.
Il mondo dello sport vuole essere ascoltato e trasmettere la propria esperienza.
E con forza continua a sostenere l’esigenza di:
– Misure di sostegno alle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche
– Istituzione di un fondo di solidarietà in favore dei collaboratori (allenatori, istruttori, dirigenti, amministrativi) delle Asd e Ssd
– Sospensione dei canoni di locazione
– Istituire presso il Ministero dell’Economia e delle Finanza un fondo per le utenze, atto a sostenere la ripresa economica per gli impianti sportivi
– Ridurre o sospendere il pagamento dei canoni per l’impiantistica sportiva pubblica e privata
– Istituire presso Sport e Salute un fondo per risarcire i costi sostenuti per la copertura assicurativa dei tesserati (polizza infortuni, polizza Rct) nel periodo di emergenza
– Sospensione del pagamento delle utenze
– Sospensione delle imposte relative alla gestione degli impianti
– Consentire ai tesserati che non hanno potuto fruire degli impianti di dedurre integralmente i costi di abbonamento
Queste misure, senza se e senza ma, se si vuole far ripartire un settore fondamentale per il nostro Paese.
Così ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane.