La presenza dello Stato a fianco di ArcelorMittal è l’elemento che potrebbe sbloccare la trattativa sull’ex Ilva di Taranto in vista dell’incontro di venerdì a Palazzo Chigi. Dopo le iniziali resistenze del ministero dell’Economia, negli ultimi giorni il vento è cambiato. Prima un faccia a faccia nel fine settimana tra il ministro Roberto Gualtieri e l’ad di Arcelor, Lucia Morselli. Poi, lunedì, il colloquio della manager e di Mittal jr con il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli. In entrambe le occasioni la multinazionale avrebbe posto come punto fondamentale del negoziato la partecipazione pubblica in una newco dalla quale separare una parte dei lavoratori, che nella proposta dell’azienda dovrebbe passare sotto la gestione dell’amministrazione straordinaria. Dalle imprese arriva una tregua, fino a domani. Incontrando insieme Confindustria Taranto e i sindacati metalmeccanici, Arturo Ferrucci, capo del personale, annuncia che da ieri sono ripresi i pagamenti e che sono disposti come ArcelorMittal a corrispondere il 60 per cento dello scaduto. Chiedono però un arco di tempo di due settimane.