Il blitz è scattato il 3 febbraio a scorso a Napoli, quando venne ferito un sedicenne a colpi di casco e poi ci furono colpi di pistola contro il giovane e il padre in fuga. Ora, dopo due settimane, si scopre che nel commando c’era anche un quindicenne. Le indagini dei carabinieri hanno portato al fermo di 2 minori e un 20enne contigui alla cosca dei Sibillo, tra quelle emergenti nel quartiere di Forcella. I decreti di fermo sono stati emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea e dal Tribunale per i Minorenni di Napoli e la contestazione e’ di concorso di tentato omicidio, lesioni personali e detenzione e porto abusivo d’arma da fuoco, aggravati dal metodo mafioso.

I fermati sono il maggiorenne, un 17enne e un 15enne. Bersagli dei baby camorristi un 45enne e il figlio 17enne, ritenuti dagli aggressori elementi di una cosca rivale probabilmente, e incrociati nei pressi di via Duomo. I militari dell’Arma hanno accertato che i fermati, dopo aver ferito al torace e alla testa il 17enne utilizzando dei caschi come armi improprie, armati di una pistola avevano ingaggiato una colluttazione con il padre, giunto in difesa del figlio. Il ragazzo, durante l’aggressione, era riuscito a salire in sella al suo scooter per guadagnarsi la fuga, mentre il padre, liberatosi momentaneamente dall’assalitore armato, era scappato in auto. I malviventi avevano quindi preso ad inseguirli sullo scooter, esplodendo durante la fuga diversi colpi d’arma da fuoco al loro indirizzo, uno dei quali aveva colpito la vettura.