“Una monarchia rinnovata per un tempo nuovo”: Felipe VI è il nuovo re di Spagna. Il figlio di Juan Carlos riceve dal padre la fusciacca rossa (simbolo del potere militare) e giura sulla Costituzione davanti al Parlamento. “Giuro di svolgere fedelmente le mie funzioni, di preservare e custodire la Costituzione e le leggi e rispettare i diritti delle comunità autonome” scandisce, visibilmente emozionato. Accanto a lui la moglie Letizia e le figlie Leonor, principessa delle Asturie, e l’infanta Sofia. A guardare la scena, dal balcone degli invitati, la madre Sofia e la sorella del re, l’Infanta Elena. Un lungo applauso si è levato all’indirizzo degli ex reali, quando Felipe ha reso omaggio alla “eredità straordinaria” di Juan Carlos e Sofia. “La mia fedeltà alla costituzione è un valore irrinunciabile” ha detto il nuovo sovrano, sottolineando che “la corona è il simbolo dell’unità della Spagna. Unità e non uniformità”. Ha espresso la volontà di “proteggere tutti i popoli di Spagna, le loro culture e le loro tradizioni. Una diversità che nasce dalla nostra storia, che ci fa grandi e che ci deve rafforzare”. Diversità espressa dal saluto finale, un ringraziamento nelle lingue castigliano, catalano, basco e galiziano, salutato da un applauso delle Cortes, da cui però si sono astenuti il presidente del governo catalano Artur Mas e quello del governo basco Inigo Urkullo.
“Una monarchia rinnovata per un tempo nuovo” dice Felipe VI aprendo e chiudendo il suo discorso, in cui non manca di ricordare le vittime del terrorismo, ma anche quelle della lunga crisi economica che ha prostrato il Paese in questi ultimi anni: la battaglia per l’occupazione “deve essere la prima preoccupazione”. “La corona deve essere vicina ai cittadini e guadagnarsi il loro rispetto – ha detto -. Vogliamo una Spagna in cui i cittadini e le loro preoccupazioni siano al centro dell’azione politica. Una Spagna in cui tutti i cittadini abbiano fiducia nelle loro istituzioni”. La corona, ha detto, che deve sapersi guadagnare “l’affetto, il rispetto e la fiducia dei cittadini” e mostrare “trasparenza” per garantire la necessaria “autorità morale”. Una fiducia che il rampollo dei Borbone è deciso a riconquistare palmo a palmo. Davanti ai parlamentari e al popolo spagnolo dichiara il suo amore per il Paese insieme al suo orgoglio, fiducia e speranza negli spagnoli: “Una speranza basata nella fede nella società spagnola, una società matura, responsabile e solidale. Abbiamo un grande paese, siamo una grande nazione. Dobbiamo crederci e avere fiducia in questo. Sono orgoglioso degli spagnoli e niente mi farebbe più felice del fatto che con il mio sforzo giornaliero gli spagnoli siano orgogliosi del loro nuovo re”. Nel suo discorso, Felipe VI ha sottolineato la sua profonda fede nella monarchia parlamentare – “La corona è il simbolo dell’unità della Spagna” – e nel rispetto per le Camere che sono “depositarie della sovranità nazionale”.