di Massimo Taglialatela
Quanto sta accadendo al Teatro Trianon è assurdo. Nell’ indifferenza generale delle Istituzioni tutte e della politica si sta lasciando morire un teatro importante per un quartiere a rischio come Forcella e per tutta la città di Napoli.
Non si contano le richieste di incontro che abbiamo inviato al Presidente Caldoro. Dalla Regione Campania nessuna risposta. Solo vane promesse e improbabili soluzioni che confermano la pochezza della politica culturale fin qui espressa.
Ma anche dal Comune di Napoli, che pure aveva manifestato un certo interesse, in fin dei conti ad oggi nessun segnale concreto è pervenuto. Il Sindaco poi, nella qualità di Presidente della Città Metropolitana, aveva annunciato progetti e idee. Ma anche queste si sono rilevate un nulla di fatto.
Nel frattempo il teatro è chiuso, privo di agibilità e con importanti lavori di manutenzione che dovrebbero essere eseguiti con una certa urgenza.
I lavoratori sono senza stipendio da sette mesi, sono allo stremo. Sono rimasti soli e nonostante questo presidiano quotidianamente un teatro vuoto e silenzioso. Ogni giorno non solo devono fare i conti con le difficoltà economiche ma, vista la “latitanza” dei vertici aziendali (da mesi il presidente non varca la soglia di ingresso del teatro), devono anche farsi carico di tutte le incombenze che comunque una struttura necessità oltre che affrontare le ire dei tanti creditori che si recano presso il teatro.
Nonostante tutto bisogna reagire ed insistere. Non si può e non si deve mollare. Il Teatro Trianon non deve chiudere definitivamente e una soluzione si deve trovare per i suoi lavoratori. Per il quartiere e per la città.