Va a Benevento la putirmi di città capitale della convenienza, dove il paniere della spesa, composto da venti prodotti alimentari di prima necessità – come pane, olio, zucchero e caffè – e maggiormente vantaggioso per il consumatone.
“Mettendo invece sotto la lente i prezzi medi,
rilevati dall’Osservatorio del Mise tenendo conto
delle diverse fasce di consumo e delle differenti
aree territoriali, si osserva una cartina dell’Italia
dove oltre la metà delle
città ha uno scontrino del carrello della spesa
superiore alla media nazionale (3.779 euro) –
hanno spiegato su 11 Sole 24 Ore La più esosa è
Rimini (4.475 curo), seguita a ruota da Ferrara e
Ravenna. Agli antipodi troviamo Benevento
(3.112 euro),tallonata da Catanzaro e “Napoli. Tra
i due poli opposti la differenza per l’acquisto
degli stessi bèni c di 1.363 curo, come dire che nel
comune campano si risparmia il 30% rispetto a
quello romagnolo”.
La capitale del turismo vede prezzi alle stelle
per gli alimentari: “Per un chilo di carne di bovi-
no, primo taglio, sulla Riviera si spendono in
media 23,8 euro, mentre nella provincia campana
ne bastano 12,13. Per il pane, invece, la forbice è
di 2 curo (un chilo a Ri mini costa circa 4 curo, a
licncvento la metà)”.