In occasione della giornata mondiale dell’Ambiente il direttore della Stampa, Mario Calabresi intervista a pagina 4 Bill Gates. “La sua fondazione ha risorse per 36 miliardi di dollari, come sceglie le battaglie da combattere? ‘Abbiamo deciso di fare due grandi cose: nel mondo aiutare i più poveri, che è il nostro obiettivo globale e che in gran parte significa lavorare sui temi della salute, mentre negli Stati Uniti abbiamo puntato sull’educazione. In queste due aree ci siamo molto specializzati: abbiamo assunto i migliori esperti e io e mia moglie Melinda ci dedicheremo a questi progetti per il resto della nostra vita perché pensiamo che in questi campi possano essere fatti degli enormi progressi. Questo non significa che altre aree della filantropia non siano importanti ma è cruciale fare delle scelte e questo sta dando grandi risultati”. (…)
La mia previsione non è che non ci saranno più poveri, ma che la maggior parte dei Paesi avrà abbastanza risorse per potersi prendere cura dei propri poveri e che il numero di nazioni che avranno bisogno in modo significativo di aiuti esterni scenderà a una decina. (…) Pensa che gli Ogm siano una possibilità? ‘Credo sia sbagliato avere un pregiudizio contro gli Ogm. Ogni nuova medicina e ogni nuovo cibo devono essere sottoposti a tutte le verifiche sulla sicurezza, ma non dovremmo porre dei limiti all’uso di nuove tecniche. Gli Ogm sono completamente sicuri e hanno ridotto l’uso dei pesticidi in modo incredibile: non è un problema se i Paesi ricchi o se parti dell’Europa non li vogliono usare, ma non possiamo dire agli africani che devono morire di fame proprio mentre sono costretti a fare i conti ogni giorno con quel riscaldamento climatico prodotto dal mondo ricco. Penso sia un errore enorme negare loro l’innovazione scientifica che potrebbe evitare la fame e le carestie’”.