Giovedì alle 13:30 i cancelli d’entrata dell’Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, si sono aperti per il Sindaco di Corleone, Lea Savona, reduce in questi giorni da una maratona di incontri di promozione della Legalità a Lecco e Milano. Per quasi tre ore il sindaco ha avuto modo di visitare la struttura, condividere problemi e prospettive future, ma sopratutto incontrare ospiti, operatori e relazionarsi con i dirigenti per una vicinanza e solidarietà senza compromessi, come suo stile.
“La visita alla struttura della Fondazione Istituto Sacra Famiglia”, afferma Lea Savona, Sindaco di Corleone, “è un esperienza che come primo cittadino di Corleone sono onorata di aver fatto. Noi Corleonesi, con l’aiuto dell’Assessore Borsellino, nel 2014 abbiamo salvato il nostro ospedale che doveva chiudere per mancanza di fondi. Credo che la risposta alla sofferenza umana vada ricercata in questi luoghi dove il Volontariato e la Carità umana vengono valorizzati. Il mio territorio è vittima di un sottosviluppo infrastrutturale ed economico causato dalla mafia come danno indiretto, ma è in realtà come la Sacra Famiglia che dobbiamo riscoprire il significato della Solidarietà. Uno Stato sano c’è, le realtà che funzionano ci sono, ecco perché ho voluto inserire questa visita nel mio percorso”.
“Qui si vede l’approccio cristiano al bisognoso”, prosegue Lea Savona, raccontando la propria visita ai responsabili di Scelte Giovani (associazione impegnata da anni nella promozione della Legalità), “A Cesano Boscone ho visto condizioni di fragilità sociale, sanitaria e relazionale che purtroppo sono presenti un po’ ovunque e vivo anche a Corleone con alcune famiglie meno fortunate, casi singoli che richiedono una grande sensibilità. I politici in genere non sono avvezzi a queste realtà. La legalità ha tante sfumature, sono in gioco i diritti fondamentali della persona ed occorre garantirli anche in situazioni estreme. Ho condiviso la mia esperienza di Legalità che sto conducendo nel mio ruolo di Sindaco. Dopo la visita ho capito che il progetto Sacra Famiglia è un percorso di umanità che gode e si alimenta della sensibilità e della professionalità della dirigenza e degli operatori. Ci sono elementi di eccellenza invidiabili che credo debbano essere riconosciuti e sostenuti. Ho invitato i dirigenti e responsabili a visitare Corleone per far vedere anche a loro che siamo un popolo unito contro la mafia e che vuole nutrirsi di legalità. All’ingresso di Corleone c’è un cartello con scritto ‘Capitale Mondiale della Legalità’, è una sfida e invito tutti a condividerla”.
Nell’incontro la Sacra Famiglia era rappresentata dal Direttore Generale Dott. Paolo Pigni, dal Presidente Don Vincenzo Barbante e dalla Dott.ssa Anna Lisa Bonati Direttore Coordinamento Servizi Sanitari. Fra le criticità affrontate, l’importante ruolo che rivestono i volontari, “senza i quali”, osserva il Presidente, “Non sarebbe possibile affrontare la vastità dei problemi che si dipanano, e nemmeno sarebbe possibile comprendere la delicatezza delle relazioni con i parenti degli ospiti. Fattori chiave da cui dipendono molte delle scelte organizzative e operative che assicurano la qualità del servizio”.
La storia di questa realtà di servizio alla persona risale al 1896 con il nome di Ospizio Sacra Famiglia, quando il parroco di Cesano Boscone, Don Domenico Pogliani, accoglie in casa sua cinque bisognosi. Poi apriva le porte dell’Istituto a tutti i bisognosi della campagna milanese. I lavori iniziarono contando solo sui risparmi di don Domenico che ben sapeva che non sarebbero bastati a coprire tutti i costi. Don Domenico però non si scoraggiò e confidando nella Provvidenza e nel cuore delle persone diede vita al suo ambizioso progetto.