Se i soldi sono pochi e tentenni per il tuo fatidico si, c’è chi paga per spingerti sull’altare. Nelle regioni del sud funziona così. In Sicilia come in Sardegna e in Puglia, arriva l’aiutino contro la crisi delle nozze. Il governo Musumeci, ultimo solo in ordine di arrivo, l’altro ieri ha approvato il “bonus matrimonio” con cui sono stati destinati tre milioni e mezzo di euro per incentivare i matrimoni e le unioni civili. Il beneficio, un contributo fino a tremila euro, riguarderà tutti i riti religiosi e civili celebrati in Sicilia.
L’iniziativa della Regione ha come fine quello di dare respiro a tutto il settore wedding duramente colpito dalla pandemia. La cifra si potrà utilizzare per le spese legate alle nozze, come l’affitto di sale ricevimento, fiorai, ristoranti, negozi di oggettistica, etc. Un indotto che nel 2019 ha mosso circa un miliardo di euro. Peri futuri sposi, una volta approvato il decreto, basterà presentare il proprio Isee per fare domanda. Altra condizione richiesta, è che almeno uno degli aspiranti coniugi sia residente in Sicilia. Dopodichè si andrà all’incasso in base al costo totale della cerimonia, con percentuali fino a un massimo di tremila euro. Gli interventi di sostegno saranno approvati la prossima settimana hanno già raccolto i consensi di tante coppie pronte ad usufruirne.