Il successo di Vladimiro “Mirello” Crisafulli alle primarie di Enna, scrive Repubblica, ha riacceso le polveri nel Pd. Perché dal Nazareno, all’indomani dell’ultima performance dell’ex senatore, è partito un chiaro avvertimento rivolto ai dirigenti regionali del partito: “Non possiamo sostenerlo”. Una presa di posizione che Lorenzo Guerini, il vice di Renzi, ha espresso ieri mattina al segretario dei dem siciliani Fausto Raciti. È quest’ultimo a confermarlo: “Sì, su Crisafulli mi è stata posta una questione di opportunità”. Per essere più espliciti, Guerini ha detto a Raciti che il Pd non può sostenere la corsa al sindaco del dirigente ennese, già escluso dalle candidature alle Politiche, nel 2013, perché “impresentabile”. Ma il giovane segretario si è limitato a demandare la scelta ai circoli locali: “Io, a questo punto, non posso fare più niente. Sarà il territorio a decidere”. La speranza consiste in una candid atura di Crisafulli appoggiata solo da liste civiche, senza simboli di partito. Ma per il Pd le amministrative in Sicilia stanno diventando un incubo. Dopo le primarie di Agrigento, annullate in seguito alla vittoria di un candida appoggiato da Forza Italia, ecco esplodere (anzi riesplodere) il caso Enna