Sempre più vicino il nuovo appuntamento alle urne per gli elettori italiani. Domenica 4 marzo, dalle 7 alle 23, si voterà per il rinnovo del Senato e della Camera dei deputati. In programma, sempre domenica, anche le elezioni del presidente e del Consiglio regionale di Lombardia e Lazio. Gli aventi diritto al voto sono, per la Camera dei deputati, 46.604.925, di cui 22.430.202 maschi e 24.174.723 femmine; per il Senato 42.871.428, di cui 20.509.631 maschi e 22.361.797 femmine. Sceglieranno 618 deputati e 309 senatori. Le sezioni saranno 61.552. Gli elettori della circoscrizione estero sono per la Camera dei deputati 4.177.725 e per il Senato 3.791.774: eleggeranno, rispettivamente, 12 deputati e 6 senatori.
[nextpage title=”Lo scrutinio” ]
Lo scrutinio avrà inizio al termine delle operazioni di voto e di riscontro dei votanti, cominciando dallo spoglio delle schede per l’elezione del Senato. Successivamente, dalle 14 di lunedì 5 marzo, nelle regioni interessate si svolgeranno gli scrutini per le elezioni regionali. I risultati saranno consultabili online su www.interno.gov.it e http://elezioni.interno.it . La sala stampa del Viminale sarà aperta dalle 18.00 di domenica 4 marzo.
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[nextpage title=”Il Sistema elettorale” ]
Il sistema elettorale
La nuova legge, il cosiddetto “Rosatellum”, prevede un sistema elettorale misto sia alla Camera che al Senato: un terzo dei seggi è assegnato con il sistema maggioritario e due terzi con il sistema proporzionale. Con il maggioritario in ciascun collegio viene eletto un solo candidato: quello che ottiene più voti. Con il proporzionale a ciascuna lista o coalizione di liste sono assegnati i seggi in proporzione ai voti ottenuti, calcolati a livello nazionale e poi redistribuiti nelle singole circoscrizioni territoriali. Ogni candidato che concorre con sistema maggioritario è identificato sulla scheda elettorale perché il suo nome è scritto dentro un rettangolo che non presenta simboli ed è collocato in alto rispetto alla lista o alle liste collegate. Ogni lista o coalizione di liste è collegata a un solo candidato. Con il sistema maggioritario sono assegnati 232 seggi alla Camera e 116 seggi al Senato. L’assegnazione dei restanti seggi del territorio nazionale (386 alla Camera e 193 al Senato) avviene con il metodo proporzionale in collegi plurinominali.
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Come si vota
[nextpage title=”Come si vota” ]
Per l’elezione della Camera dei deputati la scheda è rosa, per quella del Senato è gialla. Ciascuna scheda – in un rettangolo – ha il nome e il cognome del candidato nel collegio uninominale. Nel rettangolo o nei rettangoli sottostanti, sono riportati il simbolo della lista o delle liste, collegate al candidato uninominale, con a fianco i nomi e i cognomi dei candidati (da un minimo di 2 a un massimo di 4) nel collegio plurinominale, secondo il rispettivo ordine di presentazione. L’elettore potrà votare apponendo un segno sulla lista prescelta e il voto si estenderà anche al candidato uninominale collegato; oppure potrà apporre un segno su un candidato uninominale e il voto si estenderà alla lista o alle liste collegate in misura proporzionale ai voti ottenuti nel collegio da ogni singola lista. Il voto è valido anche se si appone il segno sia sul candidato uninominale che sulla lista o su una delle liste collegate; non è possibile il voto disgiunto, cioè votare un candidato uninominale e una lista collegata a un altro candidato uninominale. Vietato scrivere sulla scheda il nominativo dei candidati e qualsiasi altra indicazione.
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[nextpage title=”Il tagliando antifrode ” ]
Il tagliando antifrode
Novità assoluta di quest’anno, ogni scheda è dotata di un “tagliando antifrode” rimovibile, dotato di un codice progressivo alfanumerico, che sarà annotato al momento dell’identificazione dell’elettore. Espresso il voto l’elettore consegna la scheda al presidente del seggio. È il presidente che stacca il “tagliando antifrode” e, solo dopo aver verificato la corrispondenza del numero del codice con quello annotato al momento della consegna della scheda, la inserisce nell’urna.
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[nextpage title=”Tessera elettorale” ]
Tessera elettorale
Gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici elettorali di sezione nelle cui liste risultano iscritti, devono esibire, oltre a un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale. Chi avesse smarrito la propria tessera, potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali, che a tal fine resteranno aperti anche domani dalle 9 alle 19, e domenica 4 marzo per tutta la durata delle operazioni di voto.
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[nextpage title=”Documenti di identità” ]
Documenti di identità
I documenti di identità da presentare al momento del voto devono rientrare in una di queste tre categorie: carta d’identità o altro documento d’identificazione munito di foto, anche se scaduto, rilasciato dalla pubblica amministrazione; tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di foto e convalidata da un Comando militare; tessera di riconoscimento rilasciata da un Ordine professionale, purché munita di foto.
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[nextpage title=”Elettori fuori comune” ]
Gli elettori fuori comune
La legge prevede che possano votare in Italia fuori del comune di residenza solo alcune categorie di elettori, come quelli ricoverati in ospedali e case di cura, militari, naviganti e tutti coloro che prestano servizio al seggio, e cioè i componenti dell’Ufficio elettorale di sezione, le forze dell’ordine e i rappresentanti di lista, designati dai partiti. Per gli elettori che, non rientrando in tali categorie, per esercitare il voto devono raggiungere il comune di residenza, sono previste agevolazioni tariffarie per viaggi in treno, aereo o nave. Hanno diritto di voto anche i detenuti che non siano incorsi nella perdita della capacità elettorale (a seguito dell’interdizione dai pubblici uffici) e che ne facciano richiesta.
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