Il cammino della Legge di Stabilita’ al Senato prosegue, seppur con il voto dell’Aula che slittera’ probabilmente a sabato, ma e’ scontro sul pacchetto di misure a sostegno del Sud rinviato tra mille polemiche alla Camera: l’opposizione accusa l’esecutivo di non occuparsi del Mezzogiorno; mentre Pd e Ncd motivano la decisione con la volonta’ di approfondire il tema per arrivare a scelte davvero “efficaci” e con l’inattesa urgenza di “provvedere a rinforzare sensibilmente il comparto sicurezza in chiave antiterrorismo”. Sembra che a far slittare gli sgravi per le assunzioni nel Sud siano stati i rilievi arrivati dal Tesoro.
Resta il fatto che ancora una volta il tema Mezzogiorno è stato sacrificato. ‘ il capogruppo Dem al Senato Luigi Zanda a prodigarsi anche per far rientrare i non pochi malumori che si registrano anche tra gli alleati di governo: il Sud resta “una priorita'” – spiega l’esponente Pd – e gli interventi a suo sostegno “sono assolutamente irrinunciabili”. Ma tocca al presidente della commissione Bilancio Giorgio Tonini entrare piu’ nel merito: “La questione e’ che occorrera’ scegliere” tra le due opzioni sul tavolo, credito d’imposta o decontribuzione. E “Renzi – spiega – si e’ riservato un po’ di tempo per decidere”. Sarebbe stato proprio il premier nel corso di una riunione a Palazzo Chigi ad aver voluto rinviare il pacchetto Sud a Montecitorio “per studiare meglio il dossier” .