La nuova serie tv ‘Gomorra’ e’ un esempio di “cultura degli avvoltoi” che “attira l’attenzione dove c’e’ sangue e morte”, e ignora “quello che di vitale c’e'”. Lo ha detto padre Fabrizio Valletti, animatore del ‘Progetto Scampia’ a Napoli, parlando a margine del Festival delle Religioni a Firenze.
“Sono immerso in questa problematica – ha spiegato – lavoro nel carcere e a contatto dei ragazzi che finiscono a Nisida, e in mezzo a una espressione di societa’ violenta. Sottolineare questo aspetto della societa’ locale e’ senz’altro negativo: la chiamo la ‘cultura degli avvoltoi’, dove c’e’ sangue e morte si attira l’attenzione, e si strumentalizza, nascondendo invece quello che di vitale c’e'”. Ad esempio, ha ricordato padre Valletti, “a Scampia, che e’ come una citta’ di 80 mila abitanti, oggi fioriscono piu’ di 25 associazioni, cosa che in altri quartieri di Napoli non c’e’. Perche’ non sottolineare questa volonta’ di riscatto, liberazione, crescita culturale e riscatto sociale? Questa e’ una domanda importante”.
Maradona: pubblicità orribile per Napoli
“Incredulo e disgustato” per questa “orribile pubblicita’ per Napoli”. Questa la reazione di Diego Armando Maradona alla vista a Milano dei maxi manifesti che pubblicizzano la fiction ‘Gomorra’ di prossima programmazione su Sky Atlantic ispirata dal libro di Roberto Saviano. “Nessuno difende Napoli da questa pubblicita’ terribile” ha commentato Maradona a Milano di ritorno da Torino dove ieri ha assistito a Juventus-Benfica. La querelle Maradona-Gomorra, la serie girata tra le vele di Scampia, non e’ una novita’. A gennaio scorso Diego si scateno’ contro la produzione per la scelta di chiamare con il soprannome ‘Diego Armando Maradona’ uno dei killer della fiction e minaccio’ una richiesta di risarcimento dei danni. Alla fine questa idea fu scartata.