Mentre il mercato continua ad agitare,con voci che vanno e vengono le acque del nostro campionato (l’ultimo grido è: Jovetic alla Roma) siamo arrivati, al giro di boa, con due probabili sentenze già scritte (Cesena e Parma,a meno di miracoli,sono già in B).
Il week-end scalda i motori con Empoli-Inter che è un po la sfida tra il proletariato e l’alta borghesia,riconducibile alle figure di Sarri e Mancini.Alla fine è proprio la classe operaia che va quasi in..paradiso e l’ingresso le viene negato da un paio di interventi del gigante Handanovic. Per l’Inter invece,la quadratura del cerchio è ancora di la dal venire e neanche il ”waka-waka” di…”Shaqiri”, utilizzato nel finale dal Mancio è servito a schiodare il risultato ad occhiali al quale i toscani sembrano aver fatto l’abbonamento.
Il cannolo siciliano offerto da Dybala in apertura di gara deve essere risultato subito indigesto per la Roma che deve aver pensato che le dichiarazioni del vulcanico Zamparini (..”faremo due gol ai giallorossi”),non erano poi tanto campate in aria.
L’esercito romanista però ha assorbito il colpo e non ha capitolato e nella ripresa con un guizzo di Mattia Destro(troppo spesso trascurato e addirittura dato per partente),ha rimesso la gara in parità ,dando l’impressione di poter far saltare il banco del ”Barbera”,ma l’impresa non è riuscita,neanche con l’ingresso del ”Pupone”,passato dalla gloria del derby a dieci minuti di totale anonimato.
Il pomeriggio tutto azzurro tanto caro all’avvocato astigiano Paolo Conte,trova la sua giusta collocazione all’Olimpico di Roma grazie all’uguaglianza cromatica di Lazio e Napoli,dove soltanto il cielo della capitale non si adegua vestendosi di un grigio lacrimevole.
Nella plumbea atmosfera il lampo di Higuain squarcia la scena e sul cruscotto partenopeo lampeggia la freccia del sorpasso,anche se la Lazio falcidiata dalle assenze,meriterebbe il pari,per ciò che si è visto in campo.
Ma i traguardi,si sa,si raggiungono anche vincendo gare come queste, giocate con la giusta mentalità e il vecchio ”Rafa”stavolta ha saputo farne tesoro e forse inserendo prima Zapata in appoggio ad Higuain (e non in sostituzione), avrebbe potuto anche chiudere prima il discorso.
Pomeriggio radiofonico vietato ai deboli di cuore e del quale neanche Totò con la sua mimica avrebbe potuto descrivere il pirotecnico spettacolo di reti ben 21 in sei gare)che hanno tenuto i tifosi col fiato sospeso fino al 90°e oltre.
Nei minuti finali infatti è successo di tutto:il Cagliari ha agguantato il pari a Udine,il Toro ha vinto a Cesena con un colpo di..becco del ”Galina” appena arrivato,il Genoa ha coronato un triplo inseguimento contro un Sassuolo per il quale non bastano più aggettivi per esaltare il suo bel girone d’andata,e sopratutto la Viola porta via da Verona(sponda Chievo)tre punti importantissimi,con un guizzo del rientrante Babacar.
Il senegalese è stato utilizzato nel finale da Montella,per rilevare un sempre più spento Gomez,il quale ormai farebbe bene a caricare una spaziosa Volkswagen,come quella che pubblicizza,con armi e bagagli(..anzi solo con i bagagli dato che di armi non se ne è vista traccia)e riprendere la strada per la Baviera…la pazienza dei tifosi viola infatti,ora sembra veramente agli sgoccioli.
In tutta questa overdose di segnature,resta in astinenza il Milan di Inzaghi,nonostante il tridente Cerci-Menes-El Sharawy,che si fa castigare al Meazza dall’Atalanta. Da quando ha riscoperto come si fanno i gol la Dea di Colantuono si è rifatta il trucco e a S:Siro ha messo in vetrina come spesso accade,il ”Tanque” Denis che ha lucidato mirino e carrozzeria per lasciare l’impronta dei suoi cingoli sulla faccia sconfortata di Galliani e Co.
Il Milan si scioglie in un deserto senza gioco e si sentono già i tifosi rossoneriAntonio Precchia e Andrea Freda..ci siete?),canticchiare un vecchio refrain di ”Sugar”Fornaciari…”Pippo..che ca…o fai?”
La Samp intanto agguanta il N apoli sul terzo scalino e ”Miha” chiude un girone d’andata sontuoso ed ora con l’arrivo di Muriel e Eto potrebbe togliersi ulteriori soddisfazioni e chissà che il bronzo non si colori di blucerchiato.
E stasera con tutta probabilità la Giulietta veronese si offrirà come una donna di facili costumi allo strapotere juventino.Magari non ci sarà un altro ”set” come in coppa Italia,ma ai gobbi forse basterà un ”lob” di Pirlo,un”ace” di Pogba o un ”passante incrociato” dell’Apache per risolvere la questione. E così Max Allegri potrà salutare a mano aperta(+5),e forse in maniera definitiva,il collega Rudi Garcia.
Si sa che chi vince il ”titolo d’inverno” è spesso scudettato e anche stavolta potrebbe essere così.Non ci resta che aspettare quindi,e come diceva un vecchio slogan di un noto mobilificio:”provare per credere!”.Alla prossima.