Di Guido Maggiorani
Archiviato il titolo d’inverno eccoci al giro di boa che si apre confermando la piccola crisi dell’Inter che(una vittoria nelle ultime quattro gare) inizia a perdere credibilità in orbita scudetto.
A Bergamo un mix di colori neroazzurri confonde le idee ai protagonisti tanto da indurre prima Murillo e poi Toloi a segnare nella propria porta per confezionare un 1-1 finale che resta tale solo grazie alle prodezze di Handanovic.Il gigante sloveno è sempre più protagonista e molti punti in classifica dei neroazzurri interisti portano la sua firma. Certo sappiamo bene che il portiere(se valido) è mezza squadra,ma se l’altra metà non funziona a dovere,il bicchiere resterà sempre desolatamente mezzo vuoto e il sogno scudetto sempre più lontano.
Chi il sogno invece lo vede sempre più vicino,anche se la strada è ancora lunga,è senz’altro il Napoli di Sarri che al S.Paolo doma un bel Sassuolo che pur privo di titolari importanti non rinuncia a giocarsi la gara,passando addirittura in vantaggio grazie a un rigore di Falcinelli. Il gol però ha un effetto-boomerang e ”incarognisce”il Napoli che già prima dell’intervallo mette le cose a posto con Callejon(alleluia!!) e il solito Higuain.
Nella ripresa gli azzurri si limitano al controllo e al possesso palla di cui sono maestri e il sigillo che il ”pipita” mette sul match allo scadere,serve solo a far viaggiare l’argentino a una media gol stellare,prerogativa finora solo dei Messi e dei Cristiano Ronaldo.Al termine della contesa,l’urlo e i festeggiamenti del S.Paolo(con buona pace del sig.Boban che se ne farà una ragione),risollevano la fredda temperatura arrivata in città,mentre negli occhi dei tifosi brilla una luce diversa.
Chi quella luce negli occhi ce l’ha stampata da sempre è invece il tifoso juventino abituato a respirare l’aria di alta classifica e che anche quest’anno,sia pure con una partenza ad handicap,non intende rinunciare al piacere.
Dal nuovo stadio di Udine arriva un’altra dimostrazione di forza-gobba,grazie anche all’arrendevolezza sin troppo evidente di un Udinese offertasi come agnello sacrificale: 0-4 dopo 45 minuti e tutti a casa,con il gioiellino Dybala che continua a dispensare perle di calcio..
La gara casalinga col fanalino di coda Verona,sembrava fatta apposta per l’esordio di Luciano Spalletti sulla panchina romanista;una vittoria facile facile da archiviare, in attesa di prendere confidenza con la rosa(l’ambiente il mister lo conosceva già),per poi poter iniziare il recupero.E invece,dopo averci messo una vita a sbloccare il risultato,ecco che i capitolini si fanno agguantare da un rigore del ”Pazzo” che si prende un punto(sicuramente inutile) per la sua squadra e tutte le maledizioni degli scommettitori.
L’unica certezza che Spalletti ha potuto avere è che Dzeko si è confermato la bufala-top del mercato,praticamente un po quello che successe a Firenze con Mario Gomez(che però ogni tanto una gioia pure la dava),mentre il bosniaco,già ribattezzato Edin-Cieco,non ti da nemmeno quella.
Resta comunque da applaudire il Verona che a fine gara va a ringraziare uno sparuto gruppo di stoici tifosi giunti nella capitale,che credono ancora nella salvezza,e questo è il ”bello del calcio”.
Sfiorisce nella serata di S.Siro la Viola di Sousa,che nelle ultime due gare ha smarrito brillantezza e forse anche convinzione.Kalinic non la becca più(..anche perchè non gli arriva mai),Pepito Rossi è un ”mistero irrisolto”,la difesa balla(sopratutto il ”tango”di Roncaglia) e cosi ci sta che oltre a Bacca segni pure il ”redivivo”Boateng pur distrutto da Melissa.
Certo i gigliati possono comunque continuare a dare soddisfazioni ai propri tifosi,a patto che si capisca chi sono gli uomini che godono della fiducia del mister e della società.
In giro per gli altri campi si vede un Carpi che non molla,un Genoa che si risveglia,un Palermo sempre più vittima di un presidente-folle,e Chievo ed Empoli(ovviamente insieme al Sassuolo),rivelarsi splendide realtà di provincia.
Concludendo possiamo dire che considerando lo stato di forma e il gioco espresso,la lotta per il titolo sembra circoscritta a due soli nomi,quelli di Napoli e Juve. L’Inter dal canto suo può ancora sperare in una nuova serie di 1-0 difesi da ”Handa” e nel lato B del ”Mancio”…mentre per quanto riguarda Fiorentina e Roma,salvo miracoli,non resta che cantare una strofa del vecchio e caro Bobby Solo:..”non c’è più niente da fare…è stato bello sognare” Alla prossima.